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Gli edicolanti della CNA di Senigallia incontrano l’assessore Rebecchini

Sorrentino: "Occorre puntare sulla qualità dei punti vendita"

CNA SenigalliaIl numero delle edicole e delle rivendite autorizzate a Senigallia è già un numero sufficiente. A dirlo non è solo la CNA ma lo stesso Assessore Rebecchini. La stessa relazione elaborata dai tecnici dell’assessorato rivela che Senigallia si posiziona nella media regionale nel rapporto n° edicole e residenti.
Allo stesso tempo, è vero, che in questi anni la città è cambiata. Ci sono state nuove aree di espansione residenziali e quindi ci sono certamente esigenze nuove da valutare di copertura del servizio. Ed è altrettanto vero che alcune frazioni a monte non hanno punti vendita.
E’ attorno a questa riflessione che l’Assessore Luigi Rebecchini e la CNA – l’associazione che associa e rappresenta la quasi totalità delle edicole a Senigallia – si sono concentrati nei mesi scorsi, per elaborare una proposta seria e responsabile, che garantisse sia il diritto ai cittadini di avere un buon servizio, sia quello degli edicolanti a svolgere serenamente il proprio lavoro.
Noi siamo contrariafferma Marzio Sorrentinoad ogni forma di liberalizzazione di questo settore, che è molto diverso da altri interessati da provvedimenti analoghi nel decreto Bersani. Qui, il fatto che ci sia un numero di punti vendita maggiore non porta risparmi ai cittadini, perché il prezzo del giornale è un prezzo imposto. Chi ha un’edicola esclusiva, vende solo giornali, non è anche tabaccaio o bar, e garantisce la pluralità dell’informazione! Ricordiamo che la bozza di piano presentataci dall’assessorato in primavera, conteneva il principio dell’apertura di edicole in modo generalizzato, senza alcun criterio e senza alcuna logica. La CNA ha chiesto all’Assessorato di riflettere su questi punti. Rebecchini ha capito. Ci è stato un passo indietro che abbiamo molto apprezzato. Il dialogo e la concertazione con le categorie è un metodo che non si deve mai abbandonare. Oggi si parla di riforma della politica: questa parte solo dall’ascolto dei cittadini e dei lavoratori – dipendenti o autonomi che siano”.
Ora a che punto siamo? “ La Giunta Comunale – afferma Roberta Baldinelli, edicolante della CNA – ha approvato una delibera che parla di apertura per nuove quattro edicole, due nei quartieri a nord della città e due a sud. Più nelle frazioni a monte che risultano scoperte. Ma indica una distanza minima di 100 metri, che non possiamo accettare. Non rientra nella logica di garantire un migliore servizio – e quindi a come coprire le aree della città scoperte – ma in quella di mettere in difficoltà chi già fa questo mestiere!”
“C’è poi un altro punto – afferma Alberto Manizza, edicolante CNA – la Legge Regionale indica che occorre sempre l’elaborazione di un nuovo Piano Comunale per autorizzare l’apertura di nuovi punti vendita. La delibera di Giunta, oltre che sbagliata e non corretta su diversi punti, non è quindi sufficiente”.
 Cosa chiede allora la CNA?
“Chiede di tornare a discutere nel tavolo di concertazione con la categoria – dice Marzio Sorrentino – ed elaborare un piano che analizzi veramente le nuove esigenze che ci sono in città, sulla base delle quali decidere nuove aperture. Valutare poi se c’è la disponibilità di alcune edicole, che attualmente non producono reddito sufficiente, di spostarsi su aree che risultano scoperte. Insistiamo su questo. Il punto non è la quantità, cioè aumentare il numero delle edicole, ma garantire l’ efficienza del servizio e la sua diffusione equilibrata sul territorio. Sin qui non è stato fatto un’analisi seria su questo. Al contrario occorrerebbe puntare sulla qualità dei punti vendita, sostenendo quelle imprese che vogliono riqualificare i propri spazi, in particolare nel centro storico”.
Che farà la CNA se non verrà ascoltata?
“La CNA di Senigallia – dice Sorrentino – associa in città 30 edicole fra annuali e stagionali su un totale di 42 punti vendita. La CNA ha sostenuto sino ad oggi una posizione responsabile ed aperta. Continuerà a farlo, in coerenza con il ruolo che gli è riconosciuto dalle imprese che rappresenta, ascoltando i propri associati e non stancandosi di trovare una mediazione accettabile per tutti”. 

Marzio Sorrentino

Segretario CNA Zona di Senigallia
CNA Senigallia
Pubblicato Martedì 18 settembre, 2007 
alle ore 16:23
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