Mezza Canaja: “Siamo stati aggrediti con i coltelli”
Nel parapiglia di sabato un ferito
Spuntano i coltelli al centro sociale autogestito «Mezza Canaja». Sabato sera poco prima delle 11 nella sede dei no global sul lungomare Da Vinci hanno fatto irruzione tre sconosciuti – due dei quali armati di coltello ed uno di tirapugni – mentre altri due sarebbero rimasti a fare da palo sul lungomare. Nella foga dell’irruzione, gli aggressori hanno prima colpito con un pugno al volto un giovane della provincia di Vicenza, che con altri due amici stava attendendo l’apertura del «Mezza Canaja» dove era in programma una serata con musica reggae. Quando il fratello del vicentino – un ragazzo di 18 anni – che era rimasto sul muretto del lungomare ha notato il parapiglia, è intervenuto in sua difesa ma nella colluttazione è stato ferito con il coltello al gluteo sinistro per fortuna in maniera lieve. Il ragazzo è stato trasportato al pronto soccorso e qui i medici gli hanno suturato la ferita con tre punti, emettendo una prognosi di sette giorni. Gli aggressori comunque sono stati respinti dai no global del «Mezza Canaja» che hanno reagito all’intrusione. A parte il vicentino, nessun altro contendente ha dovuto ricorrere allecure mediche. E mentre sull’episodio stanno svolgendo indagini carabinieri, il centro sociale stigmatizza quanto avvenuto.
«Si è trattato di una aggressione premeditata con l’obiettivo di fare male – affermano i no global che non intendono fornire i propri nomi, né loro fotografie per paura di ritorsioni -. Se a livello nazionale assistiamo ad una escalation di episodi di violenza da parte di frange di estrema destra o di bande neo fasciste, a Senigallia il fenomeno è preoccupante. Piazza del Duca nei week end è diventata punto di ritrovo per naziskin che arrivano da fuori. E soprattutto nei giorni del `Summer Jamboree’ la presenza di queste
persone ha coinciso con numerosi episodi di provocazione o con risse, anche con gli stessi partecipanti al festival. La nostra non è una iniziativa contro il `Summer’, ma una azione che tuteli sia il Comune che gli stessi organizzatori (obiettivo è di isolare queste frange` che possono agire indisturbate nei giorni del festival. Perchè sono autorizzate queste scorribande? E’ possibile che non ci sia chi controlli? Invece di criticare il nostro campeggio "Plage sauvage" sarebbe bene che venisse impedito a queste persone – peraltro facilmente riconoscibili dalle svastiche o tatuaggi – di partecipare all’evento per non rovinare la festa a quanti vengano per ascoltare la musica. Purtroppo dobbîamo prendere atto che il `Summer Jamboree’ ha dato troppo spazio negli ultimi anni al moto raduno. Tra questi biker si annidano i naziskin. Di certo non è possibile andare avanti così. Chiediamo dal sindaco, dalle forze politiche ed anche dagli organizzatori – sui quali non possono esserci dubbi di malafede – delle risposte precise. Altrimenti il prossimo anno organizzeremo il Plage sauvage’ in concomitanza con il `Summer Jamboree’».
da Il Resto del Carlino
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