Senigallia: RAMinnote si apre con Renato Sellani
Classe e intesa, improvvisazioni e suggestive ballads
Classe, garbo, cantabilità. Doti rare oggi, anche nel jazz spesso più curioso di destrutturazioni, di melodia ed esposizione lirica del tema prima di osare nell’improvvisazione. Doti che invece caratterizzano senza dubbio l’approccio musicale del Renato Sellani Quartet, a cui è affidata l’apertura del cartellone “RAMinnote”, lunedì 30 luglio 2007 alla Rotonda a Mare di Senigallia, alle 22. Quattro musicisti di cuore e grande esperienza, cui si aggiunge intesa reciproca. Accanto al pianista Renato Sellani ci sono infatti anche Gianni Basso, Massimo Moriconi e Massimo Manzi.
Renato Sellani, nato a Senigallia e presto volato verso palchi e platee internazionali alla metà degli anni Cinquanta, è uno dei musicisti storici del jazz italiano. La lezione di stile imparata presto sul campo suonando con jazzisti come Lee Konitz, Chet Baker, Gerry Mulligan, gli è rimasta nelle dita e ancora oggi è uno dei pianisti più lirici della scena italiana. Non a caso, il critico Franco Fayenz l’ha definito “il poeta dell’improvvisazione”. Discreto e raffinato, in repertorio ha magnifiche ballads e standard jazz, come anche splendide canzoni italiane arrangiate con il linguaggio del jazz. Ironico anche, nonostante il brillante curriculum. <Ho avuto una grande lezione da Lee Konitz– ha raccontato il pianista in un’intervista qualche anno fa – la prima volta che venne in Italia, Konitz (del resto anche Chet Baker lo volle, ndr) scelse me come pianista e mi disse: "è preferibile che ti dicano che tu suoni male piuttosto che suoni come un altro", perchè ciò vorrebbe dire che non si ha personalità. Così io ho cercato di suonare male!!>. Altrettanta classe, energia e carisma, sostenute da un lungo curriculum di collaborazioni e incisioni, si trovano nel sax tenore di Gianni Basso. Musicista storico della scena italiana, nato ad Asti, emigrato in Belgio e poi rientrato in Italia con esperienza europea, Basso ha fondato tra gli altri il prestigioso Basso-Vandalbrini Quintet, in cui suonò lo stesso Sellani, in quegli anni Cinquanta pieni di fermento jazz. La sezione ritmica a sostegno di un tale duo non poteva che essere altrettanto valida. A Senigallia, Sellani e Basso saranno affiancati da Massimo Manzi (batteria) e Massimo Moriconi (contrabbasso), entrambi romani d’origine e particolarmente attivi nelle Marche. Entrambi dotati di tecnica solida e inventiva. Se Sellani e Basso hanno collaborato con Mulligan, Baker, Konitz, Billie Holiday, Sarah Vaughan, Bruno Martino, Phil Woods tra gli altri, anche i due “Massimo” hanno all’attivo collaborazioni notevoli. Da Pat Metheny a Phil Woods, Richard Galliano, Steve Grossman nel jazz, come in ambito pop italiano, da Mina a Concato. I biglietti si trovano alla Rotonda a Mare di Senigallia, aperta dalle 17 alle 24. Info 393.9567505
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