I tesori del Metauro: itinerari dei sapori dell’entroterra
Domenica 29 Luglio tra Montemaggiore al Metauro e Saltara
Le colline del Metauro sono da tempi antichissimi sede ideale per la coltivazione della vite, Bianchello del Metauro e Sangiovese accompagnano una superba gastronomia che connota tutta la vallata. Tali eccellenze rendono questa valle una delle più belle al mondo, dove la sostenibilità e la vivibilità sono ancora presenti e si coniugano con la tradizionale ospitalità della terra marchigiana. Tutta raccolta intorno alla vecchia via Flaminia, la valle del Metauro è intrisa di romanità, di storia, d’archeologia, con siti naturalistici incomparabili e bellezze monumentali insigni.
Il Comune di Montemaggiore al Metauro, da cui parte la visita guidata, si estende dal lato destro del fiume fino alla collina dove sorge il centro storico. E’ un centro molto attivo nella produzione del noto vino Bianchello, di pregiati formaggi e di crisantemi, le cui coltivazioni caratterizzano l’intero paesaggio circostante. Il paese è famoso anche le vicende storiche verificatesi nel suo territorio: l’antica battaglia del Metauro combattuta nel 207 a.C. tra i cartaginesi di Asdrubale e l’esercito romano e la più recente battaglia del Metauro dell’agosto 1944 tra alleati e tedeschi. A memoria di quest’ultimo avvenimento è stato allestito in paese il Museo storico del Fiume Metauro Winston Churchill che vuole ricordare ai suoi visitatori il passaggio del premier inglese insieme ai generali alleati Alexander e Leese per seguire da Montemaggiore il lancio dell’offensiva alla "Linea Gotica" delle truppe alleate contro i tedeschi.
L’itinerario prosegue con la visita ad un’azienda vitivinicola della zona dove si potrà degustare il morbido ed elegante Bianchello del Metauro vino che, secondo la leggenda, valse ai romani la vittoria sull’esercito cartaginese che abbandonatosi ai piaceri del vino la sera prima della battaglia, non è stato in grado di difendersi dall’offensiva nemica e è stato miseramente sopraffatto dai soldati di Marco Livio Salinatore e Tiberio Claudio Nerone. Oltre al Bianchello l’azienda produce un fragrante ed armonico Rosso da vitigno Montepulciano, un delicato Moscato caratterizzato da tipiche note aromatiche e un ambrato vino passito ottenuto da uve Biancame che hanno la particolarità, una volta appesa in soffitta ad “appassire”, di mantenersi bene per molti mesi e venire vinificata dopo una prima fase di avvizzimento dei grappoli. Questo vino veniva (e viene) fatto dai contadini che lo riservavano ai momenti conviviali e significativi della loro vita sociale.
Dai tesori della terra ai misteri del cielo. Dopo la degustazione guidata in cantina ci si reca a Saltara presso la Villa del Balì che, rinnovando la sua antica tradizione di ricerca, oggi è diventata sede di un museo e di un centro dedicato alla scienza. La villa fu costruita circa cinque secoli fa come residenza di campagna da Vincenzo Negusanti, Conte fanese e uomo di grande cultura e scienza, nella zona in cui sorgeva la cappella dedicata a San Martino, la quale non è da escludersi fosse anche una commenda templare. Il Conte Negusanti fece riedificare la cappella in chiesa e vi aggiunse quattro torri dalle quali osservava il cielo per i suoi studi di astronomia. Il nome Balì deriva dal grado di Gran Priore Balì ottenuto dal Conte Marcolini, Cavaliere dell’Ordine di S.Stefano Papa e Martire, che acquistò la villa dai Negusanti nel 1677. Ampliata, rimaneggiata e ristrutturata nel corso dei secoli, la Villa del Balì ha assunto l’aspetto esterno attuale nel XVIII secolo, con l’apposizione di una imponente scalinata di accesso centrale a doppia rampa.
In linea con la tradizione scientifica della villa, dal 2004 essa ospita il Museo del Balì, museo interattivo della scienza con attività di astronomia, astrofisica, matematica e fisica. Il percorso mette a disposizioni 35 postazioni interattive, un planetario, un osservatorio, aule didattiche, il tutto distribuito su uno spazio espositivo di due mila metri quadrati.
Dopo una visita al planetario e alle postazioni interattive la giornata si conclude con una cena in compagnia di uno dei più bravi chef del territorio che per l’occasione preparerà un menù realizzato esclusivamente con prodotti e tipicità artigianali marchigiane. Una piacevole serata estiva all’insegna dei gusti genuini di queste terre.
Quota di partecipazione: adulti 30 €, ragazzi 6-12 anni 22,50 €, bambini 0-5 anni GRATIS (pranzo non compreso)*
* Possibilità di pranzo a 10 € da segnalare al momento della prenotazione.
la quota comprende: visite guidate, ingresso al museo e al planetario, degustazioni e cena
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro GIOVEDì 26 LUGLIO
PER INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI: 320.0971943 o info@percorsiparalleli.it
Associazione culturale percorsi paralleli
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