Buongiorno miei carisimi amici del Giovedì in Rosa!
Innanzi tutto scusatemi per i toni un po’ melodrammatici con i quali ho affrontato le tematiche delle settimane scorse…
In fondo, che vi devo dire, la nostra vita privata spesso, anzi sempre, influenza il nostro comportamento, se si sta attraversando un periodo molto triste non si riesce a raccontare barzellette…se abbiamo problemi di cuore li lasciamo trasparire sulle pagine di un diario, o addirittura in web…
Ma oggi non sono qui per discutere le argomentazioni privatissime di Audi Carol, basta…voglio chiudere momentaneamente una parentesi sulle grandi e notevoli problematiche questioni sentimentali e la voglio buttare a ridere…ne ho proprio bisogno!
Discutere di rapporti coniugali in crisi, di psicoterapeuti della coppia e di divorzi è di moda, è trendy direi, è più che attuale, ma a volte non è un argomento che interessa tutti.
Ci sono delle famiglie che di questo genere di problemi non ne hanno affatto ( beate loro, mi complimento!), per cui i miei discorsi affannosi e arzigogolati potrebbero risultare molto ma mooolto noiosi..
Benissimo, oggi Audi Carol vi parlerà di una tematica molto attuale, di un tasto molto dolente ma allo stesso tempo molto piacevole, di un rituale che appartiene al periodo estivo, a chi si catapulta, o meglio, si fionda sulle spiagge sotto il fantomatico ma irrinunciabile chioppo di sole.
La cremina solare.
Ci avete fatto caso amici?Il momento della spalmatura della crema è un rituale che spesso può variare dal sexy e sensuale al materno…dal premuroso all’ossessionante.
Proteggersi dal sole è diventata un’abitudine (sana direi) alla quale è difficile rinunciare, tutti, dico TUTTI nel borsone gigante del mare, infilata tra gli asciugamani un metro per due, nascondiamo un flacone di crema solare dalle diverse gradazioni.Ogni tipo di pelle, si sa, ha le sue esigenze…
(Ma come sono saputa oggi!Merito delle campagne anti-sole lanciatissime sui media…)
Facciamo un esempio, che so…il tipo bianco latte detto in gergo: primissimo giorno al mare, vengo dalla città di cemento, ha una pelle delicatissima e tende a spalmarsi uno spesso strato di crema protezione 50, che io soprannomino scherzando effetto maglietta a mezze maniche o addirittura, stai vestito e a casa che è meglio…
Se si scotta il tipo in questione sono dolori!Effetto porchetta in salmì, rosso fuoco, con le impronte delle sditate sulle spalle dove la sua cara mogliettina non gli ha spalmato con la dovuta cura il cremone schermo totale…
Tanto, gira gira, cari ciccini, è sempre colpa delle mogli se i mariti si scottano…Quanta pazienza, anche al mare ci tocca sopportare le ramanzine sugli errori che facciamo acquistando le creme sbagliate…mah!
Continuiamo che è meglio…Tipo tutto serf e canoa, che trascorre il suo tempo in acqua…i o il tipo da bech tennis o beach wolley…beh, una bella crema waterprof ( traduco, resitente all’acqua) potrebbe fare al caso suo…
E il tipo: me ne sto a quattro di spade per tutto il giorno sotto i raggi ustionanti del sole tra mezzogiorno e le tre?…
Ehm, io…eccomi, presente!
Una protezione media, suvvia..che ci aiuti il minimo indispensabile, in fondo se ce ne stiamo sdraiati a lucertola con l’intenzione di mangiarci tutto il sole, il nostro scopo è quello di diventare neeeri!
Per cui, una protezione otto o dodici…ma una cosuccia ve le devo dire, attenzione.Questi non sono i consigli di un dermatologo, sono i mei!
Ossia, sono frutto di un mio sondaggino personale, in fondo trascorro quasi tutta l’estate in spiaggia, ne avrò di occasioni di sbirciare le creme di tutti o no, voi che dite?
Voglio stendere un velo pietoso su COME ci mettiamo suddetta crema, ma se insistete ve lo dico, mi sto divertendo troppo, ehehehe!
Un classico esempio di pudore marittimo è quello del classico tipo che si nasconde sotto l’ombrellone e si fa aiutare da chi è con lui a spalmarsi la crema nei punti in cui da solo non arriva…
Oppure lui e lei, che romantici…tempo di questa operazione, 15 minuti.
Prima lui che è molto attento e meticoloso, le massaggia la schiena applicando uno spesso strato alto cinque centimetri di prodotto per volta, mentre lei, successivamente, gli da quattro manate e gli dice: fatto!
E lui: “Ma sei sicura di aver messo bene la crema, sai potei scottarmi!“
E lei: “Sì, sì…dai che devo prendere il sole, va bene così, fidati!“
Potrei continuare all’infinito, miei carissimi ciccini rosa, ma farò di più, vi voglio tutti qui Giovedì prossimo, mi raccomando, il racconto prosegue e non solo…ci saranno anche delle interviste ai bagnanti, che spettacolo!
Vi aspetto, baci abbronzatissimi dalla vostra Audi Carol!
(Personaggio di Claudia Perticaroli)