Montemarciano: Nuova sede scolastica
Superati i 10.000 abitanti
La crescita demografica del Comune di Montemarciano, che ha da poco superato i 10.000 abitanti, se da un lato gratifica l’intera comunità e, ovviamente, l’Amministrazione comunale, perché è anche segno del raggiungimento di un importante indice di qualità della vita, dall’altro crea ovviamente delle problematiche in merito all’erogazione dei servizi. In questo momento è il Capoluogo ad essere maggiormente interessato allo sviluppo urbanistico con numerosi nuclei familiari che sono venuti ad abitarvi e tanti altri che lo faranno presto.
Il problema più importante è quello delle strutture scolastiche e l’Amministrazione lo sta affrontando a livello assolutamente prioritario, tant’è che il prossimo 31 luglio ci sarà la gara di appalto per la costruzione del nuovo edificio per la Scuola d’Infanzia.
Anche le Scuole Medie ed Elementari necessitano però di nuovi spazi già sin dal prossimo anno scolastico ed è per questo motivo che, dopo vari incontri tra l’Amministrazione e i tecnici comunali con il Dirigente Scolastico ed il Consiglio di Istituto, vagliate le varie ipotesi, si è giunti alla soluzione condivisa di trasferire gli Uffici di Presidenza e Segreteria nell’ex sede dell’Ufficio Tecnico Comunale, in Piazza V. Veneto, in modo da poter utilizzare gli spazi attualmente occupati dagli stessi nel plesso scolastico del Capoluogo per la realizzazione di due nuove aule.
Del problema sono stati investiti anche i Capi-Gruppo Consiliari, anche se le specifiche competenze dei vari Organi comunali non lo richiedevano, proprio perché, secondo l’affermato concetto di "democrazia partecipativa" a cui l’Amministrazione comunale si è sempre ispirata, è stato ritenuto giusto e doveroso che una scelta come quella in argomento vedesse il più ampio coinvolgimento delle Istituzioni.
Abbiamo parlato di "soluzione condivisa", anche se ancora qualcuno sta sostenendo che essa poteva essere conseguita rinunciando alla palestrina a piano terra, trasformandola in due aule.
Un’ipotesi, questa, che è stata scartata dall’Amministrazione – anche se meno costosa e di più facile realizzazione – per non privare la Scuola di uno spazio per le attività ludico-motorie e per non pregiudicare la possibilità di utilizzazione, in orari extra scolastici, da parte dei sodalizi sportivi locali.
Un’Amministrazione comunale attenta ai problemi pubblici generali dell’intera comunità non può assumere le sue scelte soltanto in termini settoriali, ma deve avere una visione globale della situazione.
Nella fattispecie, trasformando la palestrina in aule scolastiche, si sarebbero creati problemi legati alle attività sportive locali, che meritano altrettanta attenzione per i risvolti sociali, educativi, ecc. che le contraddistinguono e che sono ugualmente importanti ed apprezzate dalla cittadinanza.
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