Senigallia, i Gemellaggi e l’Europa
da Sestante
14 luglio 2007, una data importante per la municipalità di Senigallia. Da un Iato le fantasmagorie de "La notte della Rotonda", il gioiello cittadino, dall’altra l’anniversario dei gemellaggi pluriennali con le città di Sens (1981), Lòrrach (1986) e Chester (2002).
Gli annunci di quest’ultimo evento sono stati sobri, forse anche perché in città sono ormai di routine convegni, appuntamenti ed avvenimenti di respiro europeo.
Se così fosse, però c’è da considerare che la strada dell’Europa dei popoli è ancora lunga e si sostanzia più di quotidianità, appunto gli scambi spiccioli e a volte modesti indotti dai gemellaggi, che di eventi eclatanti che si esauriscono rapidamente. Dal piccolo della nostra Redazione, che a più riprese si è coinvolta volentieri nella tematica, partecipiamo all’anniversario proponendo qualche immagine dei momenti significativi che con tenacia abbiamo costruito insieme (3 luglio 1987, dal Circolo una comitiva di soci parte in pullman per un’escursione al Castello di Lòrrach; 13 maggio 1988, al Mastai il dr. Berthold Hànel parla de “L’arte del Reno”. Poi altre conferenze si sono succedute negli anni. 1995, Sestante dedica la copertina ed ampi servizi ai Giochi della Gioventù del Gemellaggio che si sono tenuti a Senigallia. 1996, dal 18 maggio all’1 giugno, alla galleria Expo-ex “Acquerello”: Thomas Jancke, Lòrrach, e Gina Bizzarri, Senigallia, espongono i loro acquerelli. Inaugura una carissima amica del Circolo e di Sestante, su cui ha scritto di Tonino Guerra e dei suoi giardini d’incanto, la Vice Sindaco Ursula Vollmer).
Né sfugga quando tocchiamo queste politiche, che l’avventura europea della nostra città ebbe inizio nel 1981 per il fiuto dell’allora Sindaco sen. Giuseppe Orciari che intuì come l’inseguire le orme di Brenno, il nostro mitico antenato originario di Sens, avrebbe sicuramente portato lontano. A chi è venuto dopo, il compito di continuare coerentemente. Allora dalle righe di questa pagina formuliamo l’auspicio che nel futuro del Gemellaggio, cui vorremmo aggiunta una città della patria del nostro liberatore gen. Anders, possa iscriversi il Premio "Il Brenno dei Senoni", a cadenza biennale.
Il Premio – è la proposta – di volta in volta inteso come omaggio alla carriera o come sprone ai giovani emergenti, dovrebbe mirare a scoprire e far conoscere i talenti, numerosi ed esemplari, che danno lustro al modo delle Istituzioni, delle arti, della cultura, dell’impresa e dell’economia in Valmisa. Ma anche in ambiti internazionali: una sezione a parte, ovviamente col supporto di un gruppo di lavoro che coinvolga tutte le città gemellate.
Franco Porcelli
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