Senigallia: Condizioni difficili per i libri in biblioteca
Una segnalazione dal Gruppo Società e Ambiente insieme al professor Virginio Villani
In questi ultimi tre anni il Gruppo Società e Ambiente ha ripetutamente segnalato all’Amministrazione Comunale e all’Assessorato alla Cultura i rischi che corre il materiale librario e archivistico della Biblioteca Comunale durante il periodo estivo per l’assenza di un adeguato sistema di climatizzazione dei depositi. Nonostante l’iscrizione in bilancio di un apposito capitolo di spesa, nulla è stato ancora fatto, non solo per l’impianto di climatizzazione, ma nemmeno per ridurre gli effetti della scarsa ventilazione e per schermare in qualche modo l’impatto dei raggi solari che colpiscono direttamente le scaffalature metalliche.
Noi abbiamo sempre ritenuto questo intervento una priorità culturale, ma evidentemente la nostra concezione del bene culturale non collima con quella dei nostri amministratori, che sembrano avere una visione più utilitaristica. A differenza di altri paesi europei, per non parlare degli Stati Uniti, da noi spesso un bene culturale è ritenuto primario solo se crea consenso e porta vantaggi economici immediati, soprattutto se legati all’attività turistica. E una biblioteca non è fra questi.
Le scaffalature che contengono il materiale sono allestite su tre piani all’interno di un unico contenitore, privo di divisori e privo sostanzialmente di areazione, dal momento che le finestre sul lato est sono in buona parte ossidate e bloccate dalla salsedine e i finestroni sul lato ovest hanno vetrate fisse.
Eppure all’interno si conservano materiali e cimeli preziosi, quali la documentazione comunale a partire dal ‘500 con statuti e catasti quattrocenteschi su pergamena, un gran numero di cinquecentine, alcune delle quali molto rare, edizioni sei-settecentesche di opere famose, quali la Gerusalemme Liberata e l’Enciclopedie Francaise ambedue con illustrazioni, l’edizione originale dei Promessi Sposi, opere illustrate di botanica e molto altro, magari meno prezioso, ma non meno importante per gli studiosi.
La speranza è che anche questo appello non cada nel vuoto e che finalmente si trovi la volontà e le risorse per intervenire, visto che per altre cose molto più effimere i tempi e i modi si trovano sempre.
Gruppo Società e Ambiente
Il Direttivo
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