Senigallia: Campi divorati da incendi a catena, due sono dolosi
Vigili del fuoco impegnati dal cuore della notte al tramonto
Senigallia e l’entroterra bruciano per il gran caldo ma anche per i gravi gesti di incivìltà di qualche scellerato. Da ventiquattro ore incendi a catena stanno scoppiando in varie zone delle campagne senigalliesi. Appena spento un fuoco, ecco che altri incendi, alimentati dalle raffiche di vento che spargono nel l’aria sterpaglie incandescenti, si propagano nelle immediate vicinanze. E’ stata una giornata campale quelle di ieri per i Vigili del Fuoco che hanno dovuto chiedere aiuto ai colleghi di Ancona perchè impegnati, in contemporanea, su molteplici fronti. Il primo allarme è scattato nel cuore della notte nelle campagne nella frazione di Brugnetto, dove un campo è andato letteralmente a fuoco a causa delle fiamme che hanno interessato alcune balle di fieno che erano state sistemate in seguito all’aratura del terreno. Pochi minuti dopo un altro incendi è scoppiato anche in via del Cavallo, in un vasto appezzamento di terreno, sulla collina alle porte del quartiere delle Saline. Anche in questo caso le fiamme si sono propagate dal fieno sistemato, dopo l’aratura, estendendosi a tutto il terreno, cosparso di sterpaglie.In questi due casi l’ipotesi è dolosa, perchè le fiamme sono partite dai margini della strada. Mozziconi di sigaretta o qualcosa di peggio? Si indaga.
I vigili del fuoco sono stati impegnati fino a metà mattina nel tentativo di sedare le fiamme e proprio quando l’allarme sembrava cessato, lo stato di allerta è tornato alto.Intorno alle 10 un fumo acre e denso ha cominciato a salire da un campo situato in prossimità del centro abitato della Mandriola. In questo caso l’incendio è stato originato dal vento che con ogni probabilità (e data la vicinanza con quanto accaduto in via del Cavallo) ha trasportato alcune sterpaglie già incendiate. Sul posto sono subito accorsi nuovamente i Vigili del Fuoco che hanno invitato i residenti dei borgo a restare in casa e a tenere ben chiuse le finestre per evitare intossicazioni o fastidi provocati dall’effetto decisamente "lacrimogeno" della combustione. Anche in questo caso a fuoco sono, andati diversi ettari di terreno.
Neanche nel pomeriggio c’è stata tregua. Stavolta lo stato di mobilitazione generale ha interessato Corinaldo, dove a causa di un’autocombustione provocata dal caldo e dal vento che non ha cessato di soffiare, un altro incendio è scoppiato in un terreno agricolo in via San Bartolo, proprio vicino al centro abitato. Anche stavolta, ridotti completamente in cenere sono stati oltre 10 ettari di campo con ingenti danno soprattutto dovuti ai vigneti e oliveti che sono stati ovviamente distrutti. Fortunatamente l’intervento dei vigili del fuoco hanno scongiurato il pericolo che le fiamme arrivassero a minacciare le abitazioni circostanti al terreno, solo lambite dai fumi dell’incendio.
di G.Manc.
da Il Messaggero
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