Nella notte tra sabato 23 e domenica 24 giugno, tra le mura medievali del Castello di Avacelli, esaltante rievocazione della notte del solstizio d’estate e della natività di San Giovanni Battista.
Considerata sacra nelle tradizioni pre cristiane, la notte di San Giovanni sarà una festa particolare, dove convergono i riti pagani del potere della luce, del fuoco, dell’acqua e della terra feconda d’erba, di messi e di fiori, insieme a riti cristiani antichi e della cultura popolare.
Ed è così che in questa notte si fondeva il sacro con il profano. Questa è la vera notte delle Streghe, notte di arcane e inquietanti presenze, la notte dello "sprevengolo", per esempio, folletto talvolta maligno, ma anche bonariamente dispettoso. Ma è anche la notte di molti di quei riti cristiani e di quelle usanze popolari che ancora oggi permangono nella cultura contadina e pastorale. Le erbe come l’Iperico e la lavanda, con i loro infusi e le tisane, l’aglio e la cipolla, l’acqua come il vino, saranno alcuni tra i protagonisti di questo singolare evento al Castello di Avacelli.
Sarà una notte di musici e viandanti, di giocolieri e sputafuoco, del pifferaio magico per i più piccini, ma anche di pietanze povere e genuine delle tradizione antica e della civiltà contadina.
Sarà come ritornare indietro, per una notte o parte di essa, accompagnati da segni e da sogni che hanno modellato il nostro tempo.

Roberto Pieragostini