Le donne del nuovo millennio,… che pupe che siamo!
di Audi Carol
Buongiorno a tutti miei cari amici del Giovedì in Rosa!
Benebenebene , oggi voglio essere molto donna, molto femmina, anzi moltotanto femminista…
No, calma, non veniamo a conclusioni sbagliate, Audi Carol cerca sempre di essere imparziale,ma davanti a certe realtà, non può fare a meno di esporre il suo punto di vista.
Sì, è vero, la donna ha fatto grandi passi, dal nientepercentuale che era circa cento anni fa, oggi come oggi, si può tranquillamente affermare che di strada ne abbiamo fatta parecchia.
Pensate un po’, una volta la donna doveva (e sottolineo doveva) trascorrere la vita a casa (non è poi così male, se si escludono come media le quattordici gravidanze che doveva affrontare), zitta e muta.
Sua maestà l’uomo di casa, che tornava dal lavoro stanco ed affamato (di ogni genere di cosa ehm…), non perdeva tempo in chiacchiere, ovvero, non ascoltava quello che la moglie avrebbe voluto dire..anche perchè diritto alla parola ce n’era un po’ poco…
I figli maschi dovevano (anche se non ne avevano nè le attitudini nè la voglia) proseguire e tramandare la dinastia, (mitico cognome da ricordare nei secoli avvenire…), continuare il lavoro del genitore, dovevano dimostrare di essere supermachi, procreando e prolificando, …ma le donne?
La mucca viola di una certa pubblicità sembrerebbe essere considerata più signora delle donne in questione, che non avevano nè potere decisionale, nè diritto ad esprimere considerazioni ed opinioni, l’importante era rispettare il dovere coniugale.
“Quando tornavo a casa, appoggiavo il cappello sul letto, allora mia moglie doveva capire cosa volevo…“
Voleva fare…che?
Mammamia, che impressione, e soprattutto quale romanticismo!
E allora noi donnine, se tornassimo a casa, dopo una lunga e stressantissima giornata e appoggiassimo quattro quintali di spesa per terra, con la sciatica e la schiena dolorante…che cos’è che vorremmo far capire, o meglio cosa chiederemmo dai nostri compagni?Di aiutarci?E perchè…siamo nate per soffrire, abbiamo i muscoli noi.
Ehehehe…
Beh, sapete, non credo che comunque, l’appoggiare la cuffia con il ponpon invernale sul bracciolo della poltrona, attualmente faccia un certo effetto!Tutto questo gran discorso ha un motivo.La donna adesso è libera (più o meno) ha conquistato i suoi diritti, ha cariche importanti in politica…ma vi rendete conto che un secolo fa il sesso femminile non era ammesso neanche a certe facoltà universitarie?
Medicina…scherziamo?Ma ti pare che un uomo si fa visitare da una donna?
E invece la storia ci ha dato ragione…
Maria Montessori, laureata in medicina, una donna medico, una famosa, forte, intelligente, testarda, fiera ragazza che ha cambiato il corso dell’educazione scolastica.La fiction in TV di Lunedì e Mercoledì scorso non mi è sfuggita, sapete?
Sì, lo confesso, sono una megalomanetelevisivadipendente, ma certe volte quello che ci propinano i media sono argomenti istruttivi e interessanti…
Viva le donne!Non arrendiamoci mai, siamo forti, audaci, sensuali (sì…anche nei casi più disperati ci sappiamo fare…), grintose, testarde, calcolatrici…ma abbiamo un difetto: siamo capaci di distruggere tutto questo bel castello solo per contenderci un uomo!Non dite di no…sul lavoro, nella vita, possiamo essere spione, arrampicatrici sociali e anche molto meschine.
Dobbiamo imparare invece a lavorare insieme, perchè essere sole contro tutti non è mai stato facile per nessuno!Se siete convinte che io sbagli, scrivetemi, se invece condividete la mie idee, scivetemi ugualmente (ahah), io sono qui, capito?
Vi aspetto con ansia, non mancate al prossimo appuntamento con questa rubricuccia e…indovinate un po’ quale sarà l’argomento protagonista?….Amanti, storie e intrighi, uaoh!
Baciotti dalla vostra Audi Carol!
Audi Carol(Personaggio di Claudia Perticaroli)
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