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Storia del signor Sommer di Patrick Suskind

Consigli di lettura di Giulia Capotondi


Storia del signor SommerUna storia per bambini e per adulti: la vicenda del signor Sommer (Storia del signor Sommer, Patrick Suskind, Tea Editore), uno strano personaggio che trascorre le giornate camminando velocemente da un posto all’altro. Per la gente del paese, per la voce narrante di questa "favola", un adolescente , il signor Sommer è un uomo a dir poco grottesco: tutti non riescono a capire perché un signore di una certa età vada "correndo" da un capo all’altro del villaggio, con uno strano cappuccio rosso e un lungo bastone, incurante se fuori ci sia il sole, piova o nevichi.Ma perché il signor Sommer non sta un attimo fermo? Perché continua ad andare a piedi, nonostante ci sia l’autobus e qualche macchina?
Ambientato negli anni immediatamente successivi alla seconda Guerra Mondiale, il lungo racconto è pieno delle domande degli abitanti del villaggio, che si arrovellano sul perché il signor Sommer non voglia utilizzare i mezzi a disposizione della comunità.E poi, perché non smette mai di camminare? Forse perché soffre di claustrofobia- è questa la spiegazione che dà la madre del giovane narratore – o forse è semplicemente pazzo.
Comunque sia, il signor Sommer non vuole essere disturbato nel suo continuo e frenetico peregrinare: non dà spiegazioni, non si ferma neppure per rispondere a qualche generica domanda dei suoi compaesani – ma biascíca qualche incomprensibile parola continuando nel suo cammino – e soprattutto vuole essere lasciato in pace.
Il racconto si eleva a vera e propria poesia quando, dopo un delusione d’amore e una brutta scenata della maestra di pianoforte, il giovane co-protagonista della storia decide di togliersi la vita, e per farlo decide di andare nel bosco e di utilizzare un grande albero su cui impiccarsi. Ma i suoi piani sono distrutti da strani lamenti di dolore: è il signor Sommer, a terra tra la vegetazione. Finalmente tutto è chiaro. Il signor Sommer cammina e cammina per sfuggire ad una cosa più grande di lui, ingovernabile e implacabile: la morte.
Ma la morte non sorprenderà il signor Sommer lungo il suo cammino, sarà una scelta consapevole dell’uomo. Infatti, dopo anni dall’incontro nel bosco, il giovane narratore assiste ad una scena terribile: il signor Sommer cammina, con il suo solito passo veloce, verso il lago e muore scomparendo nell’acqua sempre più alta. Il giovane non cerca di fermarlo, consapevole che l’uomo voleva essere lasciato in pace, e non dice una parola di quanto ha visto a nessuno dei membri del villaggio. La comunità, infatti, si preoccupa soltanto per breve tempo di dove possa essere finito il signor Sommer, ma se ne disinteressa presto, addirittura prima che i giornali, che riportano la notizia della scomparsa, siano diventati gialli.

Giulia Capotondi

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 30 maggio, 2007 
alle ore 9:28
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