Un successo le Allegre Comari di Windsor al Gabbiano di Senigallia
La programmazione de Il Melograno
Spettacolo di un’originalità incredibile queste "Allegre Comari di Windsor" che, ne siamo certi, anche il grande William Shakespeare, se fosse stato presente tra il pubblico giovedì sera al Gabbiano di Senigallia, avrebbe lungamente e calorosamente applaudito.
La commedia shakespeariana diretta da Loris Barzon e prodotta dalla Compagnia "La Piccola Fenice" di Senigallia, ha creato sul palco una tale vivacità e un ritmo così sostenuto che il pubblico in sala ne è rimasto coinvolto in maniera totale, in silenzio per tutto il tempo, quasi studiasse e registrasse ogni singola battuta e movimento di scena. Al termine un applauso liberatorio, caloroso, prolungato e riconoscente per più di un’ora e mezza di divertimento puro.
Grande prova attoriale di tutti i giovani della Compagnia "La Piccola Fenice", nata in seno al Melograno, che non si sono risparmiati un solo secondo, interpretando questa nuova indovinatissima elaborazione teatrale del testo shakespeariano ambientato negli anni venti. Una rappresentazione che l’ha vista per la prima volta a Senigallia, ma che molto pubblico sparso nei teatri italiani ha già potuto apprezzare e che, visto il suo indiscutibile spessore, continuerà di certo ad essere "esportata" su altri palcoscenici della penisola, grazie al talento del regista, degli attori e dei tecnici della "Piccola Fenice" di Senigallia.
Ed ora un’altra buona notizia per gli appassionati di teatro, notizia che annuncia uno spettacolo certamente dalle connotazioni assai diverse, visti i delicatissimi temi che tratta. Si tratta della rappresentazione dal titolo "Il Manicomio è chiuso … andate in pace" che fa parte del progetto "Leggere il ‘900", finanziato dalla Provincia di Ancona.
Il Melograno è dunque di nuovo in scena, impegnato questa volta in una "performance itinerante" della durata di trenta minuti, un piccolo viaggio in quello che era il manicomio, un incontro con le varie tipologie di pazienti. Il manicomio: una specie di "deposito bagagli", un posto dove una volta entrati era assai difficile uscirne, un luogo per lo più senza ritorno dove si era trattati come cavie e si perdevano tutti i diritti propri dell’essere umano. Era come un "calderone" dove non si faceva alcuna distinzione tra malati mentali, fossero stati essi dei depressi, degli schizofrenici o degli ansiosi: tutti erano imprigionati per garantire la sicurezza delle "persone sane".
Tutto prima della "riforma Basaglia", la famosa Legge 180 che ancora oggi fa discutere operatori, famiglie, pazienti che ha chiuso, è vero, i manicomi, ma che non aveva questo come scopo finale bensì avrebbe dovuto essere lo strumento attraverso il quale la società potesse fare i conti con le figure del disagio che la attraversano, quali la miseria, l’indigenza, la tossicodipendenza, l’emarginazione e persino la delinquenza a cui la follia, non di rado, s’imparenta. Con questo spettacolo il Melograno di Senigallia vuole portare il suo pubblico all’interno di quello che era un manicomio, a contatto con quelle figure che ancora oggi la società fa fatica ad accettare e con le quali trova ancor più difficoltà a instaurare una normale relazione tra esseri umani.
Come abbiamo detto lo spettacolo dura trenta minuti, avrà luogo a Senigallia domenica 3 giugno nei locali dell’ex-Ostello della Gioventù presso il Palazzo del Duca (locali concessi gratuitamente dal Comune di Senigallia) e avrà i seguenti orari: 18 – 18,40 – 19,20 – 20 – 21 – 21,40 – 22,20 e giovedì 7 giugno a Corinaldo al Teatro Goldoni alle ore 20,40 – 21,20 – 22 – 22,40. Non più di venti persone parteciperanno ad ogni singola rappresentazione.
Abbiamo parlato di tinte molto forti che caratterizzano questo spettacolo, non ultime alcune scene di nudo che saranno parte integrante dell’atmosfera che avvolgerà il pubblico. Inoltre, visto il numero limitato di persone che prenderanno parte ad ogni "performance" della durata di mezz’ora, è necessario prenotarsi per la rappresentazione a cui si vuol essere presenti.Lo si può fare telefonando al 393396791150.
Marco Altimani
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