Passarono dalla Namirial spa, un’azienda che sviluppa, distribuisce, produce software e servizi ad alto contenuto tecnologico in favore delle piccole e medie imprese, ad un’altra società, la Italstudio, che ha sede in Toscana e che è specializzata nella produzione di programmi e soluzioni innovative.
Due professionisti senigalliesi, entrambi esperti di software, e di applicazioni, decisero di cambiare casacca nel settembre del 2005, passando all'”avversario”, inteso ovviamente in termini di concorrenza di mercato. Ma questa fuga è costata loro un’inchiesta.
I due professionisti senigalliesi, insieme a un terzo, dipendente della Italstudio, sono infatti finiti nel mirino della Procura di Ancona.Gli ex appartenenti alla Namirial spa, che si è già costituita parte civile nel procedimento aperto dinanzi al Gip del Tribunale di Ancona con il professor Insolera di Bologna, sono indagati per essersi appropriati indebitamente nel loro passaggio all’altra socíetà di una mailing list contenente indirizzi e siti di commercialisti e di altri professionisti a cui poter illustrare i software prodotti dall’azienda.Il terzo esperto di informatica è invece accusato di ricettazione: è indagato per aver ricevuto le informazioni ritenute riservate dagli altri due tecnici entrati a far parte della Italstudio.Agli indagati si contestano violazioni informatiche, ma anche la truffa, l’appropriazione indebita e la ricettazione.Due degli indagati, un ex dipendente della Namrial spa e di un’altra società che opera per conto dell’azienda senigalliese, sono difesi dall’avvocato Galeota.Secondo la difesa i due tecnici non si sono appropriati proprio di nulla. Ma così non la pensa la Namirial che li ha accusati di aver spiato nei computer della propria società e di aver portato via delle informazioni che sarebbero dovute rimanere negli uffici dell’azienda.

di a.mas
da Il Resto del Carlino