Con un incredibile finale di gara, la Goldengas conquista una vittoria pazzesca, si aggiudica il tredicesimo posto in regular season ed attende il prossimo 13 maggio la perdente della prima sfida dei playout tra Ozzano e Latina. Impronosticabile è certamente l’aggettivo giusto per definire quest’ultimo match di regular season che ha cambiato completamente registro nell’ultima frazione di gioco. Cominciamo proprio dalla fine a raccontare un’altra rimonta targata Goldengas.I biancorossi iniziano gli ultimi dieci minuti con un break di 14 punti da rimontare dopo che nel terzo periodo gli uomini di De Raffaele avevano piazzato con Conte l’accelerazione giusta per l’allungo (0 a 11 per il massimo vantaggio sul 51 a 66). La Goldengas rispetto ad altre occasioni, non rientra in campo con lo spirito della vittima sacrificale, tutt’altro. Il rientrante Filattiera infatti prende per mano i compagni cercando in primis di ricucire lo strappo. Al 35, quando dagli altri campi si cominciano a conoscere i primi finali e le prime sentenze definitive del torneo, i punti da recuperare sono ancora dieci. Troppi… La chiave di volta al match arriva poco dopo quando la coppia arbitrale (insufficiente la loro direzione) assegna un fallo alla difesa lombarda su Filattiera proprio mentre Maggio infila un prezioso canestro dai 6 e 25. Il gioco da 5 punti siglato dall’ex Marcello Filattiera, riporta così la Goldengas sul -5 a poco più di due minuti dalla sirena finale. De Raffaele richiama in campo l’incredibile Mario Boni per un finale di gara che torna ad essere al cardiopalma. Le conclusioni prima di Pieri e poi di Picazio si infrangono sempre sul ferro senigalliese che è diventato impenetrabile.Dall’altra parte del campo invece la Goldengas è chirurgica. Maggio con due tiri liberi riporta il match sul -1 a 37" dalla fine. Dopo l’ennesimo errore d’Assigeco, Filattiera si impossessa dell’ultimo pallone e a 4" subisce un fallo da capitan Conte mentre si accinge a sparare l’ultimo tiro dalla distanza. Il 3 su 3 del ritrovato playmaker facevano esultare così il palas.

di Lorenzo Ciarloni
da Il Corriere Adriatico