Pesante tonfo per la Goldengas Senigallia in terra valgobbina (54-73 il risultato finale per la Sil Lumezzane). E’ un terzo quarto da dimenticare a condannare i marchigiani dopo una prima metà di gara equílibrata. L’unica consolazione per la squadra di Bianchi è la sconfitta di Ancona a Riva del Garda che da ai marchigiani la certezza aritmetica dei play out. Era positivo l’avvio della Goldengas: sono Grosso e Maggio a propiziare il primo vantaggio ospite(2-5); immediata però la reazione della Sil con un ispirato Volpato e la precisione di Savazzi da fuori. Parziale di 7-0 e l’inerzia passa dalla parte dei padroni di casa, bravi a contenere gli esterni marchigiani. La Sii prova a premere sull’acceleratore con le iniziative di Minessi e Savazzi, trovando un break di 11-1 che stacca i marchigiani al primo mini riposo (20-15).Bianchi prova a mescolare le carte in tavola con gli inserimenti di Bazzoli, Casagrande e Mariani. Adesso la manovra della Goldengas è più fluida e un gioco più veloce fa soffrire Lumezzane: Radovanovic e Casagrande rispondono alle triple di Minessi e il match pur non essendo spettacolare resta molto equilibrato (26-26 al 14′). Molti errori da una parte e dall’altra bloccano il punteggio per 3. Sono Minessi e un positivo Gandini a suonare la carica, ma la Goldengas torna nuovamente a contatto con un gioco da tre di Bazzoli. Al riposo lungo la lotta è apertissima con i valgobbini avanti di sole 4 lunghezze (35-31). Così non è perché al ritorno dagli spogliatoi Minessi e compagni sono fermamente intenzionati a chiudere la sfida. E’ mortifero, infatti, per gli uomini di Bianchi il break di 12-0 (Gandini, Minessi, Savazzi) della Sil di inizio terzo quarto anche perché in attacco la Goldengas ha le idee annebbiate, restando a secco per 5′. La squadra di casa mette la freccia con le bombe in rapida successione di Tanfoglio e Minessi che affondano Senigallia (55-37 al 30′). Ormai è un monologo dei bresciani con la squadra ospite che alza anzitempo bandiera bianca sul parquet: massimo svantaggio per Senigallia al 37 (41-67).

di Rob.Cass
da Il Messaggero