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Giovane senigalliese si è data fuoco sul litorale di Marotta

Guerra contro il tempo per salvare Anna

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È ancora in prognosi riservata Anna A., la ventisettenne di Senigallia che sabato mattina si è data fuoco sulla spiaggia antistante il lungomare Colombo a Marotta.
I medici del Centro grandi ustionati dell’ospedale "Bufalini" di Cesena, dove la giovane è stata trasportata dopo un primo ricovero d’urgenza a Torrette di Ancona, hanno dato il via alle prime cure specifiche. L’impresa è tra le più ardue: il corpo di Anna presenta ustioni di secondo e terzo grado su oltre il 90 per cento del corpo. La parte superiore del capo e le braccia sono le aree più colpite dalle bruciature. "Già non le si vedevano più i denti né la lingua", ha ricordato inorridito Salvatore Naselli, il dipendente del Camping Cesano giunto per primo a soccorrere la giovane quando già le fiamme l’avevano completamente avvolta. È una corsa contro il tempo: bisogna evitare che le proteine carbonizzate dall’ustione della pelle arrivino ai reni, determinando un ‘blocco che sarebbe fatale per la giovane senigalliese.
Nel frattempo, continuano le indagini dei carabinieri di Marotta.Il quadro investigativo è rimasto invariato: si procede per autolesioni gravi. Fuori dal gergo tecnico: tentato suicidio. A rafforzare la pìsta investigativa il rinvenimento, vicino alla Fíat Cinquecento lasciata da Anna ai bordì della strada, di un contenitore di olio lubrificante: dentro, tracce di benzina che sono state poi individuate anche all’interno dell’auto. La ragazza, in base alle testimonianze raccolte dai carabinieri, si sarebbe data fuoco dopo aver percorso per tre volte il tratto tra la strada e la spiaggia. È intanto rientrato il caso delle fratture ossee.Le lesioni individuate nei primi controlli, in particolare le fratture osse al volto, sono state infatti ricondotte alle gravissime ustioni che hanno praticamente carbonizzato vasti strati del tessuto epidermico facciale.Anche ieri sono proseguiti gli interrogatori di familiari e parenti di Anna A: la ragazza soffriva da tempo di disturbi psichici (una grave forma di schizofrenìa) ed era stata più volte ricoverata per superare le fasi più difficili del suo disagio. "Ha sempre avuto sbalzi d’umore – dicono al bar di Ponte Rio dove la giovane lavora – Ma a chi non capita di averne? Comunque in questi giorni non è mai mancata al lavoro, anzi è sempre stata tranquilla. Anna è una ragazza allegra e simpatica ma forse solo in apparenza dava questa impressione. É con noi da diversi anni e tutti i clienti sono veramente choccati per l’accaduto. È difficile lavorare senza pensare a quello che è successo".

Jacopo Zuccari
da Il Messaggero

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 16 aprile, 2007 
alle ore 9:49
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