Felice dibattito al Corinaldesi di Senigallia sull’origine dell’universo e creazione
Confronto tra concezioni scientifiche e riflessioni umanistiche
Introdotta dal Dirigente scolastico, prof Paolo Lanari, che ha sottolineato l’importanza del confronto fra concezioni scientifiche e riflessioni umanistiche, si è svolta all’Ist. Corinaldesi l’atteso dibattito sul tema: Dottrine fisiche sull’Origine dell’Universo e Concetto di Creazione.
Il prof. Goffredo Giraldi, presidente dell’Associazione astronomica "Aristarco di Samo", ha svolto un excursus storico di notevole ampiezza e profondità, partendo dalle scoperte di Aristarco di Samo per giungere a dipingere una sintesi affascinante delle principali rivoluzioni scientifiche, passando per Copernico fino a Einstein, Lamaitre, Hubble, sviluppando tutte le implicazioni della Teoria del Big Bang.
Particolarmente acuta la riflessione conclusiva sui problemi attuali posti dalla materia oscura e dalla radiazione cosmica ancora sconosciuta, che definiscono l’orizzonte ulteriore delle future scoperte astronomiche.
Il prof. GianFederico Tinti, presidente dell’Ass. cult. Teilhard De Chardin, ha esordito suggerendo un metodo didattico di presentazione delle tematiche evoluzionistiche, per cui i docenti dovrebbero mostrare la percezione della complessità del problema, delineando con chiarezza i confini delle teorie scientifiche, delle filosofie di riferimento e della teologia cattolica.
L’analisi del Principio Antropico, nelle sue diverse accezioni, Debole, Forte e Terminale, ha riservato non poche sorprese ai presenti, mostrando come oggi in cosmologia sia in atto una nuova percezione del posto dell’uomo nell’universo, un nuovo paradigma che pone l’osservatore intelligente in una posizione privilegiata in seno al processo cosmico. Infine, la chiarificazione dei criteri interpretativi della Genesi, le riflessioni filosofiche di Tommaso, S. Agostino, T. De Chardin e J. Polkingorne, hanno mostrato la possibilità di un accordo fra scienza e teologia.
Gli interventi appassionati provenienti dal folto pubblico di simpatizzanti ed iscritti alle associazioni, nonché dei docenti e studenti presenti, hanno dimostrato la bontà della scelta di aprire l’istituzione scolastica alle associazioni culturali operanti sul territorio.
Si comprende, infine, come da tale iniziativa sia scaturito il proposito di sviluppare in futuro le tematiche del rapporto fra cultura scientifica e umanistica e teologica, perché l’uomo è un essere che vuol cogliere nell’unità della sua persona le esigenze delle discipline più diverse.
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