Prende il via a Senigallia Paesaggi sonori
Mercoledì 28 marzo alla Piccola Fenice
Prende il via a Senigallia mercoledì 28 marzo presso il cinema “La Piccola Fenice”, per poi proseguire venerdì 30 e concludersi sabato 31 marzo, “Paesaggi sonori. Il cinema di Franco Piavoli”.
L’iniziativa, coordinata dal critico cinematografico Roberto Ferretti, rientra nell’ambito dell’evento, curato da Gianni Canova e diretto da Lorenzo Capulli per CTM Studio, “Paesaggio cinema – Spazi, ambienti e luoghi del cinema Italiano”. Una serie di proiezioni e incontri sul tema con autori e critici, patrocinata dalla provincia di Ancona – Assessorato alla Cultura, che sotto l’egida di “Leggere il Novecento” si sta svolgendo in questi giorni, con programmi differenziati, anche ad Ancona, Falconara e Fano, in collaborazione con la Mediateca delle Marche, il Fano International Film Festival, la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca nazionale, gli assessorati alla cultura della provincia di Pesaro-Urbino e dei Comuni di Falconara Marittima, Fano e Senigallia.
Nella “tre giorni” senigalliese verrà riproposta alla “Piccola Fenice” l’opera omnia in lungometraggio di Franco Piavoli e una selezione della sua produzione “corta”, da Il pianeta azzurro (1982) e Nostos – Il Ritorno (1989), in programma mercoledì 28 marzo alle 20,30 e alle 22,30, a Voci nel tempo (1996) e Al primo soffio di vento (2002), proiettati negli stessi orari venerdì 30 marzo, cui seguiranno il mediometraggio Affettuosa presenza (2004) e i corti Evasi (1964), Emigranti (1963), Domenica sera (1962), previsti a partire dalle ore 21,00 di sabato 31 marzo, serata in cui il pubblico potrà incontrare l’autore.
Un’occasione unica per apprezzare e approfondire la poetica e i modi di lavoro di uno dei cineasti più appartati ma al contempo più originali del cinema, non solo italiano ed europeo ma mondiale; un autentico poeta del grande schermo, non a caso accostato a Tarkovskij, nelle cui opere, concepite come vere e proprie partiture audiovisive incentrate perlopiù sulla ciclicità dell’esistenza e la contemplazione del creato, i suoni hanno la stessa importanza delle immagini.
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