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Partita la settimana del benessere all’Hotel Universal

Raggiungere l'equilibrio tra mente, corpo e spirito


Settimana BenessereSi è tenuta sabato 24 marzo la prima iniziativa che ha dato il via alla tanto preannunciata Settimana del benessere psicofisico, che ha visto coinvolti professionisti provenienti da tutta Italia.
Nella sala conferenze dell’Hotel Universal, gremita di persone attente e partecipi, si sono confrontati diversi professionisti del settore su un tema così delicato e quanto mai attuale quanto il benessere, qualcosa di cui si parla, forse finanche all’eccesso, che costantemente rincorriamo e che non abbiamo mai abbastanza.
Dal dibattito è emerso che la psicologia solo di recente ha riscoperto il valore del potenziamento delle qualità positive, delle risorse individuali prima che si arrivi a vivere condizioni di forte squilibrio, mentre il suo focus è stato troppo a lungo posto sul versante della patologia e del suo trattamento.L’obiettivo che questa si pone è il raggiungimento di una condizione di equilibrio, seppure costantemente in evoluzione, tra mente, corpo e spirito.
Nel contesto medico è stato fatto notare da uno dei relatori, il dottor Cardinali, medico e farmacista osimano, che in esso il concetto di benessere non ha una esistenza autonoma, non è presente in alcun dizionario medico, ma viene racchiuso nel più ampio frangente della salute.
Mai come nell’ambito estetico la nostra pelle, lo sguardo, il corpo, la gestualità rispecchiano la nostra interiorità. Per questo Palmieri, estetista, responsabile della beauty farm dell’hotel Universal, spiega che nel suo lavoro si trova a interpretare costantemente, a dare un senso alle richieste delle sue clienti, in modo tale da poter trovare le risposte più adatte per loro. A volte, infatti, si chiede troppo a se stessi o si desidera essere in modi assai differenti da quelli che ci suggerisce la nostra natura.
Grande calore e coinvolgimento si sono riscontrati da parte del pubblico, grazie anche alla moderazione magistrale della dottoressa Stortini, giornalista, responsabile del mensile L’Eco e co-organizzatrice della manifestazione insieme alla dottoressa Fata, psicologa, e responsabile di ArmoniaBenessere.
Nel complesso è emersa la necessità che ciascuno di noi impari a prendersi cura di se stesso in prima persona, in modo responsabile, consapevole, pienamente padrone della sua libertà, sentendo e sapendo cosa è meglio per sé. Questo processo di responsabilizzazione e di adultizzazione di ciascuno di noi come esseri umani non coinvolge solo i clienti e/o pazienti, ma anche gli operatori stessi del benessere, che, come hanno sottolineato i medici Cardinali e Iacoacci, dovrebbe condurre ad una scelta del medico basata sulla fiducia, sulla capacità di fidarsi, af-fidarsi, entrare in sintonia ed empatia: ogni paziente deve poter scegliere il suo medico, ma anche ciascun medico – sia come professionista, sia come uomo – si sente più a suo agio con una persona piuttosto che con un’altra. Tutto questo perché accanto agli aspetti razionali, tecnici vi sono quelli più spiccatamente intuitivi ed emotivi, che vanno riconosciuti, resi consapevoli, in modo che non interferiscano con la cura, ma che anzi la facilitino. Per riassumere con uno slogan, semplice, ma efficace, della dottoressa Fata: “ciascuno di noi dovrebbe imparare a lasciarsi coinvolgere, senza farsi travolgere”.
Se le moderne tecnologie possono aiutare a stare meglio, in tutti i campi, da quello medico a quello estetico, queste non devono fare perdere di vista l’individuo che con la sua unicità si aspetta di essere ri-conosciuto, apprezzato e rispettato. Ogni forma di trattamento e di cura dovrebbe essere personalizzato per il singolo – “No alle cure fai-da-te o raccomandate dagli amici o dai vicini di casa” – esortano in modo unanime i medici – e adattato alle specifiche circostanze di vita che si trova ad affrontare. Come, del resto ha sostenuto con decisione Iacoacci: “Non posso prescrivere la sauna ad una persona che mi si presenta con una marcata ipertensione, o la pratica fisica in palestra in caso di ipertiroidismo: dopo una accurata diagnosi, devo lavorare per ristabilire l’equilibrio fisico. Solo dopo, eventualmente, posso prendere in considerazione altre pratiche per il benessere”.
Numerosi sono i filoni che si sono affrontati. Tutto ciò che è naturale fa bene? Pur con l’ampia apertura al confronto e all’esame delle forme di medicina alternativa e complementare, i medici hanno ribadito in modo fermo e deciso attenzione e cautela: “Chiedere sempre un consulto medico, attenersi scrupolosamente alle indicazioni, non solo perché gli effetti e le interazioni possono essere anche molto pericolose, ma anche perché al momento i dati attendibili nella letteratura scientifica sono pochi e contraddittori e i prodotti in commercio non sono ben calibrati e confrontabili relativamente alle quantità dei principi attivi, ai luoghi di coltivazione e ai periodi di raccolta delle materie prima. In breve: non tutto ciò che è naturale è innocuo, anzi”.
“Siamo rimaste molto soddisfatte da questo dibattito e da come l’iniziativa è stata accolta dal pubblico” – raccontano le organizzatrici – “ci auguriamo che questo rappresenti l’inizio di un nuovo approccio al ben-essere e alla cura della persona in cui il singolo individuo venga rimesso al centro, non più un numero o un codice su un libretto sanitario, ma una persona a tutti gli effetti, con un corpo da trattare, ma anche con una mente con cui fare i conti, delle emozioni da vivere, con-dividere e gestire. Tutto questo, naturalmente, vale sia per gli utenti finali, ma anche per gli operatori stessi che in prima istanza sono uomini e donne ed è proprio questo che li dovrebbe rendere molto umani, capaci di ascoltare e di empatizzare con chi sta loro di fronte”.
La mattinata si è conclusa con alcune dimostrazioni pratiche, piccole occasioni che si possono applicare alla nostra quotidianità per essere in armonia con se stessi, esercizi di ascolto meditativo della musica, e di bioenergetica, condotti dall’insegnante triestina Tricarico, sono stati proposti e vissuti intensamente da tutto il pubblico.

Anna Fata

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 27 marzo, 2007 
alle ore 9:22
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