Idee poche e sufficientemente confuse almeno sino al 64, quando la Vigor indirizza verso la porta di Paci la sua prima conclusione (De Filippi). Di lì in poi i rossoblù confezionano tre palle gol: al 68 , con un delizioso scambio Paupini-Traiani e cross pennellato per Camilletti che sfiora il montante, al 69′ con un assist dello stesso Camiletti per Turchi che manca d’un soffio l’aggancio, e all’85’ con un colpo di testa di Goldoni che, a Paci battuto, viene respinto sulla linea da un difensore. Ma prima a creare opportunità erano stati gli ospiti, al 9′ con Conte di testa (Moroni para), al 30′ con Malloni (alto), e soprattutto al 42′ con una sberla di Cellini su cui Moroni compie una prodezza che gli vale l’unico 7 che ci siamo sentiti di attribuire in una gara per la quale, a esser magnanimi, si dovrebbe parlare di ritmi blandi, per non dire dopolavoristici. Certo, per una Vigor priva di Montanari, Bertozzini e Savelli, e dunque fortemente mutilata nella zona nevralgica e soprattutto sui due out, far la partita poteva equivalere a una sorta d’impresa. Giuliani, nello spogliatoio, sottolinea che è comunque un risultato aver portato a casa un pari che mantiene inalterate le distanze fra i rossoblù e la compagine di Cannoni. E, conti alla mano, probabilmente non ha neppure torto.

di Raoul Mancinelli
dal Corriere Adriatico