Musinf Eventi Internazionali: si parte con la mostra di Georg Baselitz
Il progetto della mostra in collaborazione con Oreste Bellinzona
La programmazione del Musinf aveva previsto per il 2007 un profilo di rilievo internazionale e si dovrebbe partire subito in questa direzione mettendo in cantiere, nella sede del Museo Comunale d’Arte Moderna di Senigallia, una mostra dedicata ad un artista di fama veramente internazionale, Georg Baselitz.
Come l’italiano Enzo Cucchi spiega il prof. Bugatti, direttore del Museo d’Arte Moderna di Senigallia Georg Baselitz è una stella di prima grandezza, contesa dai musei di tutto il mondo, a partire dai grandi musei americani, e, come Enzo Cucchi, ha iniziato a crescere di prestigio con il recupero di centralità della pittura, sancito dall’affermazione internazionale proprio della transavanguardia italiana, Enzo Cucchi in testa.
Il progetto della mostra al Musinf di Senigallia sta nascendo da una collaborazione con Oreste Bellinzona, che ha curato sia il catalogo sia la mostra di Baselitz a Milano. Una collaborazione aggiunge il prof. Bugatti che mi è stata suggerita da Renato Galbusera, professore all’Accademia di Belle Arti di Torino e, come tutti sanno, affezionato collaboratore del Musinf senigalliese.
Le grandi acquaforti di Baselitz, che dovrebbero essere presto esposte al Museo di Senigallia sono state realizzate ad Amburgo dalla stamperia Berclas ed a Copenaghen dalla stamperia di Niels Borch Jensen, per le edizioni Di Catherine Putman di Parigi Georg Baselitz è nato nel 1938 in Sassonia. Il suo vero nome è Georg Kern. Nel 1956 si è trasferito a Berlino Est, dove ha frequentato la Hochschule d’arte sotto la guida di Walter Womacha, uno degli interpreti del realismo socialista. Ma dalla Hochschule viene espulso e, trasferitosi a Berlino Ovest, muta il suo nome in quello attuale.
Anche ad Ovest si scontra con l’insegnamento predominante, che, nel caso, è impregnato della retorica opposta a quella del realismo, cioè quella astratta ed informale. Comincia a dipingere frammenti di corpi deformati. Nel 1961 pubblica, con Eugen Schoenebeck il primo manifesto Pandaemonium. Nel 1963, in occasione della mostra alla galleria di Werner e Katz vengono sequestrati alcuni suoi dipinti, con l’accusa di oscenità. Nel 1965 ottiene una borsa di studio a Villa Romana, a Firenze. Nel 1966, presso Worms, dipinge il ciclo degli Eroi. Nel 1969 appaiono le sue, ormai mitiche, opere capovolte, della cui suite fanno parte anche le grandi incisioni, che verranno esposte al Museo di Senigallia. Nel 1983 diviene professore alla Hochschule der Kuenste di Berlino. Si dedica anche alla scultura in legno e all’incisione, xilografie, acqueforti. Nel 1989 a Parigi gli viene conferito il titolo di cavaliere delle arti e delle lettere. Negli anni Ottanta, nelle sue opere, figure capovolte si combinato a quelle diritte ed inclinate. Nel 1989 realizza un gigantesco polittico, costituito di 20 pannelli, incisi e dipinti. Larga è la serie delle mostre dedicate alla sua opera dai principali musei del mondo.
dal Museo dell’Informazione
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