“Contenere l’uso dell’auto per migliorare circolazione e dimunire l’inquinamento”
da Gruppo Società e Ambiente
L’auto fa parte del nostro quotidiano e non la si usa solo per pigrizia o per cattiva abitudine. Contenerne l’uso per migliorare la circolazione, diminuire l’inquinamento e liberare gli spazi del centro storico è condivisibile e auspicabile.Ma pensare di conseguire questo scopo eliminando i parcheggi non ci sembra la soluzione migliore, non solo per il disagio che si crea, ma anche perché l’insufficienza di posti di sosta costringe l’automobilista ad inutili giri viziosi, contribuendo all’aumento dell’inquinamento in atto. Inoltre i provvedimenti repressivi creano disagi e da soli non danno mai grandi risultati. Esistono altre strategie, sicuramente più complesse, ma anche più efficaci nel lungo periodo. Innanzitutto sarebbe necessario pianificare la dislocazione degli uffici pubblici e dotarli di propri parcheggi, poi sperimentare forme diverse e più adeguate di trasporto pubblico (es. minibus con percorsi circolari), infine dotare la città di un duplice sistema di parcheggi: più ampi e periferici quelli per la sosta lunga (come nell’area del campo sportivo), più modesti per estensione, ma più numerosi e distribuiti all’interno o a ridosso del centro storico quelli per le soste brevi. Inoltre il traffico va reso più scorrevole e meno inquinante attraverso opportuni provvedimenti, quale ad esempio l’installazione di rotatorie.
Invece nel giro di pochi anni sono stati eliminati centinaia di posti di sosta a servizio del centro storico, senza trovare sufficienti alternative. Nessuno discute sull’opportunità di liberare dal traffico aree come piazza del Duca o il Foro Annonario, ma è lecito nutrire qualche dubbio sull’urgenza e sulle modalità con cui si è operato in via Matteotti, largo Puccini, piazza Saffi, via Carducci e in prospettiva in piazza Manni: con soluzioni più flessibili e graduali si potevano creare minori disagi ai cittadini in attesa di un piano più generale del traffico e dei parcheggi, tanto più che i risultati non ci sembrano ovunque entusiasmanti.
Intanto si avanzano da tempo progetti di parcheggi sotterranei, senza però molta convinzione, perché c’è la consapevolezza che strutture di grosse dimensioni sarebbero di difficile gestione e remunerabilità in una città come Senigallia; dell’idea poi di ubicarne una in piazza Garibaldi non vorremmo proprio sentire parlare. La proposta più ragionevole (anche l’ultima possibile) ci sembra quella di acquisire tutta l’area compresa fra la curva della Penna e villa Baviera, posta all’incrocio di tre strade di grande viabilità, dove potrebbe trovar subito posto un ampio parcheggio di superficie e da cui si potrebbe ricavare anche lo spazio per l’installazione di una grande rotatoria all’incrocio della strada statale. Successivamente, una volta verificata la funzionalità della soluzione e le effettive necessità del centro storico, si potrebbe pensare anche di realizzarvi una struttura sotterranea. Solo a questo punto sarebbe sostenibile una riduzione di altre aree di sosta.
Gruppo Società Ambiente
Il Comitato Direttivo
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