Lo ha trovato la mamma. Senza vita. Una morte improvvisa quella di Daniele Cavallari, 43 anni, senigalliese, figlio di Claudio, nome arcinoto del panorama giornalistico e politico locale. Il corpo di Daniele è stato rinvenuto ieri mattina all’interno della sua abitazione quando per lui, purtroppo, ormai non c’era più nulla fare. A scoprirlo è stata proprio la madre di Daniele, la signora Maria, che era andata a casa del figlio perchè c’era qualcosa che non andava. A mettere in allarme la donna erano stati gli impiegati dell’ufficio Relazioni esterne dell’Asur di Senigallia, dove Daniele lavorava. Non avendolo visto al lavoro e visti inutili i ripetuti tentativi di contattarlo, i colleghi di lavoro hanno pensato di avvertire la famiglia. A quel punto la signora Maria è andata all’appartamento del figlio. Una volta dentro ha fatto la terribile scoperto. Il corpo dell’uomo era riverso a terra. Subito è scattato l’allarme ai sanitari del 118 che però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso che, secondo una prima ipotesi, sarebbe stato provocato da un malore, forse un infarto. A sciogliere ogni dubbio, in ogni modo, sarà l’esame autoptico che verrà effettuata nelle prossime ore sul cadavere, che si trova ora all’obitorio dell’ospedale di Senigallia. Un lutto improvviso che ha gettato nello sconforto i familiari della vittima, il fratello Enrico e la sorella Marianna, e i genitori Maria e Claudio Cavallari. Un crudele destino che ha colpito il figlio di uno dei nomi più noti del panorama giornalistico e politico locale. Claudio Cavallari, 73 anni, un passato da "energico" militante nelle fila di Forza Italia, è anche il decano dei giornalisti senigalliesi. Editore e direttore della rivista Sprint, nata come testata simpatizzante per Forza Italia ed ora trasformata in una rivista on line, Cavallari ha sempre sostenuto nel corso della sua lunga carriera il binomio tra giornalismo e politica. Il suo ultimo impegno politico risale a due anni fa, quando in occasione delle elezioni amministrative del 2005 annunciò la sua candidatura per la poltrona di primo cittadino. Polemico fustigatore per antonomasia della giunta comunale di centrosinistra, Cavallari non riuscì in extremis ad ufficializzare la propria lista (che non a caso chiamò Forza Senigallia) e dovette rinunciare a scendere in campo. Una candidatura mancata che a suo tempo aveva creato qualche imbarazzo all’interno di Forza Italia, con cui il giornalista è da tempo in rotta. Candidato alle provinciali di cinque anni fa nelle fila degli azzurri, a seguito di alcune divergenze intercorse con i vertici del partito Cavallari uscì da Fi per fondare a Senigallia il "Club Berlusconi".

da Il Messaggero