Ponte Portone come la Piscina delle Saline e la Rotonda a Mare
Il comune decide la risoluzione del contratto per gravi inadempienze
Con delibera di giunta ieri, martedì 30 gennaio, il Comune di Senigallia ha deciso la “risoluzione del contratto per grave inadempienza” nei confronti dell’impresa TecnoInn per i lavori di Ponte Portone.E’ l’Assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Mangialardi ed il dirigente Ing. Gianni Roccato ad ufficializzare la notizia e la presa d’atto dell’amministrazione che prosegue con la “linea della fermezza a tutela del proprio operato e degli interessi dei cittadini”.
La legge prevede la possibilità di risoluzione contrattuale, atto unilaterale, in presenza di gravi inadempienze contrattuali.Il ritardo diventa “grave” quando supera il 10% del tempo previsto, nella fattispecie i giorni sono 126 pari al 41.31% del tempo utile.L’impresa di Genazzano in provincia di Roma, si è rivelata “non adeguata per l’importanza dell’opera”, sotto accusa le norme che regolano le gare d’appalto che “non danno nessun tipo di garanzia in questo senso”.
Come è accaduto già per la piscina delle Saline e per la Rotonda a Mare, il Comune proseguirà i lavori, “già completati per l’80% e restando nell’importo già stabilito”, con il personale interno dell’ufficio strade ed avvalendosi di imprese locali per singoli interventi.In questo modo dopo i 20 giorni di preavviso già trascorsi, la fase di ricognizione del cantiere già espletata, i lavori potranno riprendere subito.
Alla luce dei fatti, nessuno azzarda una data precisa, ma “visto la fase avanzata dei lavori” presumibilmente e con “ottimismo”, “non più di tre mesi”.
Maria Pettinari
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