Solo un miracolo poteva consentire alla rimaneggiata Goldengas di quest’ultimo periodo per fermare la corsa della capolista Venezia. I miracoli sportivi però raramente si realizzano e così per la Dalmasson Band la trasferta sulla Spiaggia di velluto si trasforma in una cavalcata solitaria che conferma le ambizioni di promozione dei lagunari.Coach Bianchi ripresenta per l’occasione sul parquet capitan Graziani ma oltre all’assenza di Casagrande, i biancorossi devono convivere con le precarie condizioni fisiche di Mariani, Bazzoli e del play Filattiera che sabato non si è allenato causa un fastidioso dolore alla spalla. La Reyer si presenta con il suo quintetto titolare: l’ex biancorosso Ferri, Tisato, Moltedo Brigo e Sartori.Il match, in pratica, dura solo 5 minuti. Nel primo sprazzo di gara infatti Filattiera riesce ad innescarci suoi compagni (alla fine per lui saranno 7 gli assist che lo consolidano al vertice dalla classifica individuale di specialità) ma Moltedo dimostra che la B d’eccellenza gli sta notevolmente stretta ed è per lui solo un torneo di passaggio. L’entrata in campo dell’altra bocca da fuoco veneziana, Francesco Marini, incide pesantemente sugli equilibri in campo. Nella retina senigalliese cominciano così a piovere siluri da 3 punti (6 su 8 per Marini alla fine del match) e il gap si allarga dopo il +8 con il quale si chiude la prima frazione.La Goldengas prova a rimaner agganciata ai garretti dei veneziani con i punti di un positivo Raminelli e di un buon Bazzoli ma le accelerazioni impresse da Ferri e Sottana innescano i micidiali terminali. della Reyer. Così il tabellone a metà gara segna il + 17 per i veneti, punteggio che arriva fino al + 22 di fine terzo quarto. L’ultima frazione di gioco è pura accademia per gli ospiti: l’altra stella di Venezia, Mauro Sartori, sbriga così il suo compitino lasciando gli onori della ribalta ai compagni Sereni e Guerrasio, alla fine anche loro precisissimi al tiro come tutta la squadra.

di Lorenzo Ciarloni
da Il Corriere Adriatico