Sottoscritto ieri mattina giovedì 14 dicembre, un protocollo d’intesa tra il Comune di Senigallia, Casa Protetta per Anziani di Senigallia e Associazione PrimaVera.
Il protocollo impegna il Comune a promuovere e sostenere le iniziative di carattere culturale e ricreativo dell’Associazine PrimaVera e garantisce il sostegno finanziario per la gestione della struttura "Il Casale" in via Camposanto Vecchio al n.4.Il Comune ha infatti impegnato a questo a proposito 5.000 euro sul bilancio di previsione 2006 e 6.000 annuali per gli anni successivi.
"Si tratta di un nuovo tassello della rete di servizi e prestazioni del Comune di Senigallia già impegnato nella prevenzione del disagio e l’integrazione sociale delle persone affette da disturbi mentali" sottolinea il Sindaco LUana Angeloni "Ed in questa rete un ruolo fondamentale lo svolge il volontariato e l’Associazione PrimaVera.Il protocollo quindi vuole riconoscere con un patto un’esperienza che già esiste, "Il Casale" e che contribuisce all’integrazione, al benessere delle persone affette disagio ed al sostegno alle loro famiglie".
"Le parole chiave sono rete e collaborazione, un modo di lavorare sinergico tra pubblico e privato" a parlare è il Presidente della Casa Protetta per Anziani di Senigallia Francesca Paci che ricorda come Nilde Cerri prima di lei credesse a questo progetto.
La Casa Protetta per Anziani ha concesso in locazione per 4 anni, prolungato a 10, all’Associazione PrimaVera dal 1 giugno 2004, la ex casa colonica di Via Camposanto Vecchio "perchè questa divenisse un luogo d’incontro e di socializzazione".
L’Associazione PrimaVera nasce nel 2003 "per dar voce a chi non ha voce" dice Vittorio Luzietti a nome dell’Associazione. "Per dare sostegno alle famiglie e tirar fuori dalle mure domestiche le persone affette da disturbi mentali. Il Casale è un motivo d’incontro dove si possono fare tante attività ricreative, manuali e culturali."
Secondo l’Associazione PrimaVera il mondo della malattia mentale è un mondo complesso, dove il solo farmaco non può bastare, ma c’è bisogno di sensibilizzazione e socializzazione perchè il problema non venga vissuto in solitudine dalle famiglie e dai malati.
Tante le iniziative messe in piedi in questi anni dall’Associazione che vanno tutte in questa direzione e tanti in programma per il 2007 a partire da "La Rete chiama", una serie d’incontri al Liceo Classico Perticari sul tema del disagio mentale e tossicodipendenza nell’adolescenza e un corso per la "Formazione all’Ascolto".

Maria Pettinari