Settanta minuti di “telefonate”, poi i fuochi d’artificio. Tra Vigor e Fermignano, due fra le formazioni a maggior volume di gol dell’intera Eccellenza (ben 38 tra fatti e subiti per la Vigor, e 34 per i “lanieri”), ci si aspettava spettacolo sin dall’avvio, ma per godersi i fuochi si è dovuto attendere un pirotecnico finale. Maestro artificiere il signor Camilietti Mirco, uno che di botti se ne intende. Sentite qui: 72′, Montanari serve lungo Camilletti che “affonda” e costringe Palazzi al fallo, procurandosi il penalty e trasformandolo con freddezza esemplare. Passano minuti tre, e stavolta è Paupini a liberare Camilletti, complice l’errore ospite sulla applicazione dell’offside: il Mirco penetra in area, si destreggia sul recupero dei difensori e sull’uscita del portiere, potrebbe concludere ma, da posizione invitante, porge palla all’accorrente Traiani per il 2 a 0. Finisce qui? Macchè: 82′, il bomber non è pago e, di poco entro l’area spalle alla porta, tenta la rovesciata subendo fallo da Pompei e guadagnandosi un altro rigore; va a battere pure quello, pecca in precisione e … fa secco il montante.Un errore che non inficia la sua prova ammirevole. Altrettanto ammirevole questa Vigor che soffre a pigliar le misure ai biancazzurri, che provano nel primo tempo con Pica (4′, grande “piazzato” fuori d’un palmo), Gabellini (16′, fuori) e Carta (19′, bruciante punizione “scheggiata” da un difensore rossoblù), mentre la squadra di Giuliani risponde con Caminetti al 18′ (“palomba” oltre traversa su prezioso assist di De Filippi) e con Traiani al 44′ (bravo Gerbino a deviare). Poi, una ripresa scandita da tentativi di De Filippi, Caminetti e Pompei sugli opposti fronti, prima di un intenso finale sul cui scorcio conclusivo potrebbe trovare il gol (86′) anche il giovane Morganti se Gerbino non regalasse un’altra performance da applausi.

di Raoul Mancinelli
dal Corriere Adriatico