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Per RAMincontri, Emauela Audisio e Giuseppe D’Onofrio e storie di uomini e sport

Lo sport dei grandi campioni e delle grandi amarezze


Storie di giocatori corrotti nel corpo e nell’anima, di personaggi caduti nel fango che hanno risalito la china: quasi un secolo di storia dello sport raccontata con passione e coinvolgimento da due personaggi d’eccezione, la giornalista Emanuela Audisio e l’ematologo-scrittore Giovanni d’Onofrio.
Il quarto appuntamento della rassegna "Ramincontri – Senigallia letterature" , il ciclo d’incontri a cura di Roberto Galaverni, ha riportato nella città, questa volta alla Rotonda, la senigalliese d’adozione Emanuela Audisio, che ha presentato al pubblico il suo ultimo lavoro "Il ventre di Maradona" (Edizioni Mondatori). Inviata speciale de "La Repubblica", segue giochi olimpici, le Coppe del Mondo di calcio, i Mondiali di boxe, di atletica, di ciclismo, di basket, toccando con puntualità e precisione non solo gli aspetti agonistici ma anche quelli sociali e culturali del mondo atletico. Nella serata di lunedì Emanuela Audisio ha guidato il folto pubblico presente attraverso le immagini di storici campioni, dei loro corpi prima belli e splendenti, poi spesso deturpati da uno stile di vita dissoluto. Non ha mancato di toccare il tema dello sportivo-immagine, ricordando il forte valore simbolico, che forse avevano più in passato che oggi, lo sport (le vittorie sono state spesso emblema politico) e i successi dei singoli atleti che diventavano strumenti di politica estera, in positivo e in negativo. Significativa la sconfitta di Primo Carnera per l’Italia fascista: venne dato l’ordine di non pubblicare sui quotidiani nazionali nessuna immagine dell’italiano a terra con il sovrastante pugile di colore John Lewis.Una storia che si ripete. Emblemi che anche oggi si perdono nella corruzione del corpo, con doping, trasfusioni, farmaci antidolorifici presi all’eccesso che finiscono con alterare la normale fisiologia dell’organismo umano. A questo proposito l’intervento dell’ematologo-scrittore Giovanni d’Onofrio, che in un interessante dialogo con Emanuela Audisio ha raccontato la sua partecipazione al processo alla Juventus come perito incaricato di esaminare i campioni di sangue dei calciatori bianconeri, pubblicata anche nel libro "Buon sangue non mente. Il processo alla Juventus raccontato dal ‘grande nemico’" edito da Minimum Fax.
Un pessimismo che in fondo per Emanuela Audisio non riesce ad oscurare le grandi potenzialità delle discipline "perché lo sport è soprattutto passione e divertimento. Il bello è che a seconda del proprio fisico è possibile scegliere lo sport più adatto alla nostra taglia" ha affermato ironicamente la giornalista di Repubblica.
I prossimi Ramincontri sono con Isabella Santacroce l’11 agosto e il 25 agosto con Mario Desiati, Andrea Di Consoli e Flavio Santi.
Tutti gli appuntamenti di "RamIncontri – Senigallia letterature" sono a ingresso libero. Inizio alle 22.

Alessandro Piccinini
Pubblicato Mercoledì 9 agosto, 2006 
alle ore 9:16
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