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Fano, assistenza sanitaria in tilt per il servizio di manutenzione delle apparecchiature

Pesanti disservizi per l'utenza e gli stessi operatori


Dopo oltre un mese e mezzo dall’avvio del nuovo servizio di gestione e manutenzione delle apparecchiature elettromedicali, nella zona territoriale sanitaria di Fano si registrano numerosi e pesanti disservizi in diversi reparti e ambulatori, che stanno gravando interamente sui cittadini utenti e sugli stessi operatori sanitari. Al fermo di dieci giorni della risonanza magnetica si sono aggiunti altri ritardi negli interventi tecnici di ripristino della completa funzionalità della sviluppatrice della TAC, ambito, quello della diagnostica per immagini, fortemente impegnato nell’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini, che si sono visti annullare le prenotazioni e costretti a rivolgersi alle strutture di Pesaro e Ancona.
Le medesime problematiche tecniche stanno emergendo nei reparti di chirurgia, dove sterilizzatrici, ottiche rigide, frigoemoteche subiscono pesanti fermi e ritardi nel ripristino, tali da causare numerose criticità nella programmazione degli interventi nelle sale operatorie. Una situazione mai registrate in precedenza nel corso degli oltre dieci anni di gestione esterna del servizio di manutenzione tecnica delle apparecchiature, per far fronte alla quale si stanno prodigando i dirigenti sanitari e amministrativi della Zona 3 di Fano, alle prese con le scelte dell’ASUR, l’Azienda Sanitaria Unica Regionale che, dopo oltre 1 anno dall’indizione della gara, ha deliberato l’aggiudicazione del servizio nel maggio del 2005, poi attivato nella Zona di Fano soltanto dal primo di giungo scorso, con inspiegabile ritardo ed evidente incertezza.
Un servizio delicato e fondamentale che prevede la gestione totale delle apparecchiature biomediche dell’intera ASL, con enormi implicazioni sul piano dei servizi sanitari erogati dalla ASL e su quello dei costi. Particolarmente critica appare la gestione delle tecnologie biomediche di fascia alta:
– chi ha le competenze tecniche per gestire completamente le delicate apparecchiature di importanti produttori come Philips, General Electric, Agfa e altri, che non potranno intervenire neanche in sub-appalto?
– Nei costi previsti dell’appalto sono stati conteggiati anche quelli indotti dai disservizi ai cittadini? Torneremo su questa vicenda con maggiori dettagli su come sia stata realizzata e gestita la gara di appalto che ha portato a tale situazione.

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 26 luglio, 2006 
alle ore 9:29
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