Un altro morto nel mare della spiaggia di velluto.Paolo Chiaraluce, 50 enne originario di Arcevia e residente a Senigallia nel quartiere della Cesanella è annegato ieri pomeriggio nel tratto di mare prospiciente la spiaggia libera proprio nella zona di Cesanella. L’uomo era entrato in acqua poco prima delle 16 e si era diretto a nuoto verso la scogliera.Una zona vicina una trentina di metri dalla riva ma molto pericolosa per i giochi delle correnti che si trasformano in vere e proprie trappole.L’allarme è scattato quando un amico che era andato in spiaggia con lui non l’ha visto rientrare in tempi congrui.
A quel punto sono iniziate le ricerche dei bagnini di salvataggio coadiuvati da un gommone dei Vigili del Fuoco e da uno della Guardia Costiera.Anche gli altoparlanti della Publimare hanno ripetutamente lanciato annunci.Le ricerche hanno avuto un epilogo tragico dopo circa mezz’ora, quando il cadavere di Chiaraluce è stato avvistato ad una profondità di tre metri, incastrato nella scogliera. Il corpo, che riportava i tipici segni dell’annegamento, è stato caricato con l’ausilio di una fune sul gommone dei Vigili del Fuoco che si è poi diretto nell’area del porto canale dove gli uomini dell’Ufficio locale marittimo hanno eseguito le procedure del caso.
Chiaraluce era sposato in seconde nozze con una cittadina moldava con la quale viveva in via Pier della Francesca a Cesanella. Dal primo matrimonio aveva avuto una figlia che risiede attualmente a Montecarotto.A lei, gli uomini della capitaneria di porto hanno dato la terribile notizia.
Paolo Chiaraluce è la seconda vittima del mare di senigallia nel corso di questa estate.Il 9 luglio, infatti, a perdere la vita più o meno nella stessa zona della Cesanella era stato il diciasettenne di Moie.In quel caso tuttavia, a causare il decesso non era stato un annegamento ma un malore che aveva colto il ragazzo mentre stava uscendo dall’acqua dopo il bagno.

di Marco Benarrivo
dal Messaggero