"Dopo averci fatto giocare per tutto il campionato lontano dal Comunale, adesso il Comune ci toglie anche l’anti-stadio".
La notizia della prossima realizzazione di un parcheggio da 200 posti nell’area dell’anti-stadio del Comunale ha scatenato la protesta dei tifosi della Vigor che non hanno già fatto "sentire" la loro voce. Ieri mattina le due porte di accesso dell’anti-stadio, su via dello Stadio, portavano infatti a chiare lettere i segni della protesta sotto forma di due scritte, con bombolette spray rigorosamente rossoblu: "vergogna" e "lo stadio non si tocca" hanno ben reso il senso della reazione dei tifosi all’annuncio che nell’area che confina proprio con il terreno di gioco verranno realizzati entro settembre un nuovo parcheggio a raso.
Dopo i dissapori causati dai lavori di rifacimento del manto in erba sintetica dello stadio centrale che hanno costretto la Vigor Senigallia ha cercare ospitalità per tutta la stagione appena conclusa in altri stadi, i dissapori tra giunta e tifosi vigorini si riaccendono."Di nuovo proteste contro la giunta – recita uno striscione degli ultra – rea di aver tolto poesia al campo togliendo l’erba (ora c’è il sintetico; ndr) e facendo giocare senza scrupoli tutto il campionato alla Vigor fuori casa, e ora dell’abbattimento del retrostadio". Secondo quanto annunciato dal Comune, nei prossimi giorni partiranno lavori che porteranno entro setembre alla realizzazione di 200 posti auto a raso nell’arca dell’anti-stadio alla quale si accederà attraverso gli attuali due ingressi in via dello Sadio e che sarà recintata per separare l’area dall’adiacente tirreno di gioco. A quanto pare le motivazioni addotte dagli assessori Maurizio Mangialardi e Simone Ceresoni "di aver scelto anti-stadio per i nuovi percheggi perchè non più utilizzato da quanto il campo del Centrale è stato dotato di erba sintetica", non sono bastate ai tifosi vigorini, "affezionati" a quell’area dove da sempre i giocatori rossoblu, e non solo, si sono allenati. E la protesta minaccia di proseguire.

da Il Messaggero