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“Giriamo il mondo con gusto”: a Senigallia i cibi da strada dei mercati del mondo

Aperto da venerdì 9 a domenica 18 a Senigallia anche per l'aperitivo


Da venerdì 9 a domenica 18 a Senigallia sarà aperto un punto ristoro dedicato al tema del "viaggio" che accompagnerà gli eventi cittadini che partiranno questo week-end fino a tutta l’attesissima settimana del CaterRaduno.
Sotto lo slogan "Giriamo il mondo con gusto", che evoca tante suggestioni gastronomiche ma anche altre istanze significative, in una tendostruttura allestita in via Manni, di fronte agli ex macelli, si potranno assaggiare "i cibi da strada dei mercati del mondo".
Un melting pot di sapori che attraversano varie regioni del mondo. Il percorso gastronomico parte dalle chicken fajitas y guacamole, tortillas di grano messicane con salsa guacamole e pollo grigliato e marinato nella speciale miscela di spezie messicane. Si tratta di un piatto della cucina tex mex ovvero di tutte le popolazioni che vivono a sud o a nord del confine tra Messico e Stati Uniti d’America.
Cous cous di pesce all’italiana: il cous cous, non è originario solo del nord africa, ma è un patrimonio di tutto il mediterraneo, oltre alla forte presenza nel trapanese, se ne hanno notizie storiche risalenti al 700 dove veniva consumato dalle popolazioni di origine ebraica residenti a Livorno, accompagnato appunto dalla zuppa di pesce.
Non poteva mancare il Kebab, il cibo da strada tipico mediorientale: carni arrostite, spezie tra cui cumino, peperoncino, cipolla, pomodoro, insalata, il tutto avvolto nel pane arabo.
Spostandosi ancora idealmente nel globo si potrà trovare dell’ottima Tempura di gamberi e verdure, la tradizionale frittura giapponese gamberi e verdure avvolte nella pastella gelata e fritti nell’olio bollente.
E’ un cibo da strada Palermitano invece il Pane e panelle: una farinata di ceci fritta e servita con il pane di grano duro e semi di sesamo di Palermo.
Italianissima sempre piadina sfogliata marchigiana con erbe, prosciutto e cacio, la versione marchigiana della celebre piadina, sfogliata e farcita con erbe di campo.
Ancora dall’Italia il fritto misto dell’adriatico e il fritto misto all’italiana: il cartoccio di pescato quotidiano fritto, ha accompagnato anni di storia italiana, uno dei simboli del cibo da strada, negli anni 50 e 60 nelle friggitorie all’aperto le famiglie si portavano le lasagne, il vino e compravano il fritto.
Gli onion rings, grandi anelli di cipolla fritti in pastella, rappresentano invece il tipico cibo delle feste della provincia americana.

Alessandro Piccinini
Pubblicato Venerdì 9 giugno, 2006 
alle ore 9:36
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