L’attività didattica prosegue come sempre e ci si avvicina alla tanto attesa fine dell’anno scolastico, ma per i ragazzi della scuola media "Faà di Bruno" di Marotta ormai da una settimana, da quando Elia Tonelli è stato tragicamente investito sulla SS 16, non si fa altro che pensare proprio a lui.
La sua perdita viene ricordata ogni giorno e ad ogni occasione possibile: nelle ore di lezione, nei compiti in classe, nelle attività sportive. Ma anche attraverso iniziative particolari. A questo proposito, la professoressa Daniela Giovannetti spiega in che modo tutto l’istituto cerca di stare vicino alla famiglia Tonelli: "Secondo i desideri dei suoi genitori, abbiamo deciso di raccogliere dei fondi per delle opere di bene. Alla raccolta partecipano le famiglie dell’istituto assieme a tutto il corpo docente e al personale della scuola. C’è una partecipazione enorme e a breve consegneremo la somma raccolta. L’obiettivo è quello di aiutare quei bambini che vivono in condizioni difficili. Probabilmente – prosegue l’insegnante – i fondi saranno impiegati per adozioni a distanza, ma saranno i familiari di Elia ad avere l’ultima parola e a decidere come onorare al meglio la memoria del loro figlio".
Già la settimana scorsa gli studenti della "Faà di Bruno" hanno voluto dimostrare il loro attaccamento alla memoria di Elia. Giovedì 11 si sono disputati a Fano, presso lo "Sport Park", i campionati provinciali studenteschi di bowling e i ragazzi marottesi, classificatisi al primo posto, hanno dedicato la vittoria al loro amico scomparso. Anche gli alunni della scuola media di Biella, giunti la scorsa settimana a Marotta per un gemellaggio, hanno promesso che ricorderanno Elia durante la festa d’istituto che si terrà sabato prossimo.
L’insegnante vicaria Anna Maria Mandolini si sofferma invece sulle reazioni emotive dei suoi alunni: "La situazione è particolarmente delicata, perché siamo stati tramortiti da una tragedia immensa e stiamo vivendo un’esperienza che ci segnerà per sempre. Ma devo dire che i ragazzi stanno reagendo piuttosto bene e noi, come insegnanti, stiamo facendo il massimo per aiutarli. Non è affatto facile – spiega accorata la Mandolini – Ogni momento è vissuto in funzione del ricordo di Elia. Il suo nome è sempre sulla bocca dei ragazzi e noi cerchiamo di lasciarli sfogare il più possibile". Attraverso i consigli di alcuni psicologi si sta inoltre seguendo la reazione degli alunni che hanno assistito all’incidente e che più di altri ne hanno risentito. Il banco di Elia è ancora ricoperto dai fiori che sono stati deposti il giorno successivo all’incidente e dalle medaglie vinte dalla III B nelle gare di bowling.
"Non vogliono che si tocchi niente – aggiunge la vicepreside Mandolini – Sto inoltre constatando che quest’esperienza li ha cambiati moltissimo. Tutto ad un tratto li vedo più maturi, più forti. Prima erano sempre molto vivaci, a volte disattenti. Ora hanno un atteggiamento più tranquillo e rispettoso.
Sanno ascoltare e accettano i consigli e gli ordini che gli dai. Ma non è per apatia o rassegnazione. Tutt’altro. Passando insieme così tante ore al giorno, abbiamo instaurato un dialogo e una confidenza molto intensi e il ricordo di Elia ci ha rafforzato tantissimo". Sabato prossimo ci sarà la premiazione ufficiale per i tornei studenteschi e ancora una volta i pensieri dei ragazzi della "Faà di Bruno" saranno rivolti ad Elia, al suo amore per lo sport e per la vita.

Jacopo Zuccari