Marotta: La Famiglia Tonelli chiede giustizia
Dito puntato contro l'ente del trasporto scolastico
"Siamo ancora troppo sconvolti per prendere decisioni ufficiali, ma di sicuro ci sarà un seguito nelle sedi opportune". Ad una settimana dalla scomparsa del loro figlio Elia, i genitori cercano di trovare le forze morali per tornare alla vita di tutti di giorni. Ma la ferita provocata dalla scomparsa di Elia, investito dalla Toyota guidata dal corinaldese Filippo Rotatori, lascerà strascichi pesanti. Infatti, fin dall’inizio, la famiglia Tonelli non ha esitato a puntare il dito contro l’ente responsabile del trasporto scolastico, ossia l’Unione Valcesano che riunisce i comuni di Mondolfo, San Costanzo, Monteporzio e Mondavio. In questi giorni nessun esponente politico all’interno dell’Unione Valcesano ha voluto prendere pubblicamente una posizione in merito. Sia il presidente, Lucarini, che il vicepresidente con delega ai trasporti, Alvise Carloni, non se la sono sentita di far conoscere il loro pensiero. La famiglia Tonelli inoltre ha reso pubblico un documento da cui risulta che già nell’ottobre del 2005 il Comune di Mondolfo e il locale comando di polizia municipale venivano informati del precario stato di sicurezza in cui versava la fermata dello scuolabus all’altezza del civico 221 di via Litoranea, proprio lì dove una settimana fa il piccolo Elia ha perso la vita. Nel documento cinque famiglie residenti lungo via Litoranea chiedevano che venissero poste le strisce pedonali e una segnaletica per indicare una fermata per scuolabus.La segnaletica orizzontale già dieci giorni dopo era già stata predisposta, ma con il segnale di attraversamento pedonale e non quello scolastico. Secondo la famiglia Tonelli, l’incompleto adeguamento della segnaletica ha avuto un ruolo non secondario nell’incidente che è costato la vita ad Elia e a breve, dopo che sarà superato lo choc emotivo e se ci saranno i presupposti, chiederanno ai dirigenti responsabili della gestione dei trasporti una risposta nelle sedi competenti.
Al momento i genitori di Elia sono ancora troppo toccati dalla vicenda e il padre Emanuele non se la sente neanche di pronunciarsi sui risultati delle analisi del sangue a cui Filippo Rotatori è stato sottoposto dai carabinieri di Marotta: "Ancora di queste cose non riesco ad interessarmene. Ho sentito qualcosa in proposito, ma ora – prosegue con il cuore in gola Emanuele Tonelli – dobbiamo pensare a ritrovare le forze per andare avanti. Ma ripeto, di sicuro non rimarremo fermi e chiederemo giustizia per il nostro caro Elia".
L’altro giorno intanto è arrivata il responso ufficiale dalle analisi tossicologiche ordinate dai carabinieri di Marotta.
Nel sangue di Filippo Rotatori sono state rinvenute tracce di sostanza stupefacenti. Di conseguenza i militari della cittadina rivierasca non hanno potuto che denunciare il corinaldese per guida in stato di ebbrezza con l’aggravante di aver provocato l’incidente in prossimità di strisce pedonali e a velocità superiore al limite consentito (50 kmh).
Jacopo Zuccari
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