Travolse e uccise un ragazzino a Marotta
Guidava sotto l'effetto di sostanze stupefacenti
I risultati delle analisi sono quelli che le ultime ipotesi davano per quasi certi: Filippo Rotatori, il ventiseienne di Corinaldo che esattamente una settimana fa ha investito e ucciso con la sua Toyota Celica, Elia Tonelli, un 14enne di Marotta, al momento dell’incidente aveva nel sangue tracce di sostanze stupefacenti, di cui però ancora non sono esattamente note le quantità. E’ quindi scattata la denuncia per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, oltre a quella, ancora non notificatagli ma ormai data per certa, di omicidio colposo. Resta dunque, per il momento, il punto interrogativo sull’esatta quantità di droga rinvenuta nell’organismo del giovane corinaldese, anche se dal primo esame risulterebbe trattarsi di una quantità, tale da essere stata assunta se non poco prima, sicuramente nell’ arco della mattinata e non, come si era potuto pensare, da parecchie ore, o addirittura nei giorni precedenti. Gli investigatori, inoltre, hanno riferito che il ragazzo si trovava in cura presso il Sert di Senigallia; precisazione, peraltro, resa subito nota dallo stesso Rotatori, dopo il terribile incidente, così come si era sottoposto alle analisi di sua spontanea volontà. Ma la successiva puntualizzazione, sempre da parte degli investigatori, fa pensare che non si tratti di metadone. La patente, a quanto risulta, è stata temporaneamente sospesa. Per quanto riguarda l’alcol, invece, di cui pure sono state rilevate tracce nell’organismo del giovane, la soglia limite non è stata superata. Il legale di Rotatori, Donato Ciceroni, prima di impostare una corretta strategia difensiva per il suo assistito predica ancora estrema cautela. "Mi riservo di prendere posizione su queste anticipazioni sino a che non verranno formalizzati eventuali addebiti", dice. Un duro colpo, quindi, per il giovane corinaldese che, dal giorno dell’íncidente, è barricatonella propria abitazione, divorato dai sensi di colpa per un epìsodio così grave. Un incidente che, ricordiamo, avvenne martedì scorso verso l’ora di pranzo sulla statale nei pressi di Maroita, all’altezza della fermata di uno scuolabus. Da cui era sceso, quel maledetto giorno, Elia insieme alla sua sorella gemella. Una giornata contraddistinta pure da una pioggia battente che, con la fretta di tornare a casa, aveva indotto Elia ad attraversare la strada forse senza curarsi troppo del traffico, per raggiungere la madre che lo stava aspettando dall’altra parte della strada: si era portato, infatti, nella parte anteriore dello scuolabus, forse per questo troppo coperto. E proprio nel momento in cui, in direzione Pesaro-Ancona, stava giungendo Filippo con la sua Toyota. E poi lo schianto, quella scena tremenda sotto gli occhi di mamma e sorella, impietrite.
Matteo Bettini
da Il Messaggero
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