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Amianto: Piano integrativo contro il rischio amianto alla Sacelit

Le rassicurazioni da Comune e Asur


Da diversi giorni il dibattito sulla bonifica da amianto degli ex stabilimenti Sacelit ed Italcementi sembra essersi affievolito.
A nome dell’associazione per la lotta all’amianto sento quindi il dovere di informare i senigalliesi che, nonostante un periodo di “concordato silenzio”, il lavoro di controllo su quanto sta accadendo va avanti con molta attenzione.
Da settimane l’ALA sta infatti raccogliendo documentazioni importanti e fotografando e filmando quotidianamente i lavori di bonifica.
Grazie al lavoro di numerosi cittadini che, gratuitamente e per spirito collaborativo nei riguardi della città, hanno contribuito a verificare su come procedono i lavori, l’associazione ha ottenuto una preziosa collaborazione da parte di organi competenti.Mi spiego meglio. L’ALA, come da suo statuto ma probabilmente non noto a tutti, lavora senza fini di lucro per la tutela della salute dei cittadini e, dopo varie segnalazioni e contestazioni, ha recentemente ottenuto quello che voleva: controlli piu’ frequenti da parte dell’amministrazione comunale e verifiche delle polveri attraverso appositi campionamenti.Oltre a 10 sopralluoghi da parte dell’Asur, sono stati effettuati, attraverso analisi di microscopia elettronica, 3 campionamenti esterni, 6 campionamenti ambientali e 4 campionamenti su materiali di demolizione.
Ma attenzione: questo ci rassicura ma non significa che possiamo stare tranquilli. A dimostrazione di quanto appena affermato – sempre a seguito di segnalazioni e documentazioni fornite agli organi competenti dall’ALA – rendiamo noto che è stato chiesto un ulteriore piano integrativo per lo smaltimento della sala olandesi dell’ex Sacelit.
Purtroppo a riguardo – anche da parte dell’Asur – è spuntata la parola RISCHIO AMIANTO è si sta così provvedendo con un apposito piano integrativo a trattare meglio l’incapsulamento e lo smaltimento del materiale ferroso considerato come con rischio di contenimento amianto.Questa è una delle tante battaglie vinte dall’ALA per assicurare e tutelare la salute dei cittadini dall’amianto killer che, non dimentichiamolo, a Senigallia ha provocato piu’ di 200 morti. Una delle tante battaglie per garantire che non ci sia leggerezza nei lavori di bonifica.
Ribadisco ancora, una delle tante battaglie perché, grazie alle nostre segnalazioni, diverse altre situazioni a possibile rischio sono state almeno parzialmente poste sotto controllo.
E per questo colgo l’occasione per ringraziare l’assessore all’ambiente Ceresoni e l’ispettore dell’Asur Rossetti che stanno prendendo a cuore la bonifica.
Il fatto di aver sentito dichiarazioni del genere “se troviamo anche una quantità minima di fibre di amianto facciamo sospendere immediatamente i lavori di bonifica” rassicura il sottoscritto e, immagino, centinaia e centinaia di senigalliesi.
La nostra opera di controllo per la città comunque non si esaurisce affatto. Anzi le documentazioni in nostro possesso (in particolare fotografiche e video) meritano ancora molte altre garanzie.
Garanzie che riteniamo giusto ottenere a nome dell’intera città e per rispetto di tutti i morti a causa dell’amianto.

Carlo Montanari

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 18 aprile, 2006 
alle ore 9:55
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