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Pasqua 2006

Gli auguri di Mons. Giuseppe Orlandoni


"Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E’ risorto, come aveva detto" (Mt 28,5-6).
Il senso della Pasqua è tutto racchiuso in queste parole: è questo l’annuncio di inaudita speranza che la Chiesa proclama ancor oggi in questo nostro mondo, tanto gravido di paure e povero di speranza.
Di fronte alle tragedie che si susseguono nel mondo, di fronte alle sofferenze, alle ingiustizie, alle guerre e alle violenze di cui ogni giorno ci giungono notizie, saremmo tentati di lasciarci prendere dal pessimismo e dallo scoraggiamento.
Anche noi, giunti a sera, potremmo sentirci stanchi e angosciati per il peso della giornata: le preoccupazioni del lavoro, della famiglia, della salute, della scuola…
Presi dalla paura di fronte ai problemi della vita personale e della società, si potrebbe rinunciare a pensare al futuro, rinchiudendosi nell’angusto orizzonte del momento presente, rassegnati a cogliere il senso dell’esistenza solo su dei frammenti scollegati tra loro, sulle emozioni, sui pochi e passeggeri spicchi di "piacere" rinvenibili nel quotidiano.
La risurrezione di Gesù è l’antidoto alle nostre paure, alla chiusura verso il futuro, alla perdita della speranza.
Credere nel Risorto significa sperare che la vita e la morte, la sofferenza e la tribolazione, la malattia e le catastrofi non sono l’ultima parola della storia, ma che c’è un compimento trascendente per la vita delle persone e il futuro del mondo.
Se Cristo è risorto, tutto è possibile e nessuna realtà umana, anche la più tragica ed assoluta di male, può ritenersi irreversibile. Tutto può essere vinto dall’amore che scaturisce dalla risurrezione, anche là dove sembrano prevalere l’ingiustizia, la violenza omicida o la morte di tanti innocenti.
Nella prospettiva del Risorto la speranza è dunque possibile, la vita si illumina, l’impegno per un mondo nuovo – un mondo di pace e di fraternità – riceve giustificazione e impulso.
In questa speranza rivolgo a tutti, particolarmente a chi fa esperienza della sofferenza nel corpo o nello spirito, un cordiale, sentito augurio di Buona Pasqua.

Giuseppe Orlandoni
Vescovo di Senigallia

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 14 aprile, 2006 
alle ore 18:10
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