“Tra l’Istituto Panzini e l’Associazione Giardino degli Angeli, sin dal novembre 2004 si è formata una “catena d’amore” che è sempre più forte”.Così si è espresso il Dirigente scolastico Alfonso Benvenuto, presentando la cena di benefecienza a favore della Scuola Materna di Canavieiras in Brasile che si terrà venerdì 31 marzo nell’istituto stesso.
L’istituto Panzini di Senigallia ha fatto suo, in questi anni, il motto dell’associazione “ciò che dai è tuo per sempre, ciò che tieni è perduto per sempre”, educando i suoi studenti “alla futura professione e alla vita nei principi fondamentali di solidarietà e del volontariato”. In quest’ottica si pone il progetto “Coltivando sementi per il futuro”, una proposta del piano dell’offerta formativa dell’Istituto per l’anno scolastico in corso.La classe 5 A della 3° area insieme ai professori Carboni e Ranieri, hanno potuto approfondire la cultura, le tradizioni e la cucina dello stato di Bahia in Brasile e costruire un progetto legato al turismo solidale.
“I fondi raccolti serviranno a potenziare i progetti del Giardino degli Angeli, ma soprattutto ad avviarne di nuovi” spiega Silvio Pasquini Presidente dell’Associazione “In particolare vorremmo costituire un fondo di scolarizzazione primaria per incentivare le famiglie a far proseguire gli studi ai loro figli”. In progetto anche l’espansione della scuola materna di Canavieiras già esistente, la costruzione di una struttura di studio-doposcuola e l’avviamento di una attività economica cooperativa.
“Inoltre il Giardino degli Angeli ha stretto una colaborazione con l’Associazione “Planet O.N.L.U.S.” di Roma che destinerà una quota del 5 per mille al finanziamento di uno dei nostri progetti” prosegue il Presidente Pasquini. Il codice da apporre sul modulo 730, CUD o UNICO, per destinare il 5 per mille dell’Irpef a Planet Onlus è: 97325180582.
La cena di beneficenza del 31 marzo avrà un menù tipicamente marchigiano, e sarà accompagnata da un omaggio a Mozart nel 250esimo della nascita, con il soprano Ornella Bonomelli ed il basso Roberto Ripesi.

Maria Pettinari