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Stravinskij con “L’uccello di fuoco” a Senigallia

In esclusiva regionale domenica 19 febbraio

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L'uccello di fuocoNasce come racconto coreografico in due atti L’uccello di fuoco, fiaba per musica, ombre e danza, una delle opere più note del compositore Igor Stravinskij, che sarà in scena a Senigallia al Teatro La Fenice domenica 19 febbraio (inizio ore 17,00) nella stagione teatrale proposta da Comune e Amat.
Stravinskij ha composto L’uccello di fuoco nel 1909, non ancora trentenne, per i Balletti Russi a Parigi. La commissione non arrivò direttamente, ma solo perché Liadov, che ne era stato incaricato, ritardava continuamente la consegna delle parti. Qualità e finezza del lavoro di Stravinskij furono subito apprezzate già dalle prime letture al pianoforte da Diaghilev, che con i Balletti Russi voleva rifarsi riproporre le tradizioni russe nei soggetti aprendosi però dal punto di vista musicale e teatrale alla modernità dell’Occidente, e in seguito da compositori del calibro di Ravel, Debussy e De Falla, che sancirono così l’ascesa del giovane compositore.
Nel giardino incantato di Kaschchei, gigante immortale dalle dita verdi, arriva il giovane principe Ivan Tsarevich inseguendo un magico uccello di fuoco. Dopo averlo finalmente catturato Ivan libera però l’ucello in cambio di una delle sue piume fatate, un potente talismano. In questo modo Ivan può entrare I nel regno di Kaschchei, perfido carceriere di principesse, abituato a impietrire i principi che tentano di riscattarle. Il giovane Ivan si innamora, ovviamente, della più bella e, con l’aiuto della piuma magica, riesce a distruggere il regno del maleficio, facendo danzare i guardiani, neri e cattivi, fino alla morte e distruggendo l’uovo che contiene l’anima del malvagio Katscei. Alla fine di questo percorso iniziatico affrontato con il coraggio acquisito della maturità Ivan sposa la sua principessa in una sontuosa apoteosi di nozze dorate.
La fiaba viene raccontata attraverso una musica che si pone in diretto rapporto con la storia, ne segue gli episodi e, in funzione di essi, plasma la propria forma sonora. Ma la musica di Strawinskij non si lascia mai imbrigliare dal "narrativo" dimostrando una totale libertà espressiva. La sua forza consiste proprio nel miracoloso equilibrio tra il funzionale e l’autonomo, tra il figurativo e l’astratto. Sulla scena danza e ombre ricercano anch’esse, questo equilibrio. E lo fanno senza mai rinunciare alla propria natura espressiva e nel costante dialogo con la musica.
Lo spettacolo è prodotto da Teatro Gioco Vita e da Ateballetto con la regia e le scene di Fabrizio Montecchi e le coreografie di Mauro Bigonzetti Le figure sono di Enrico Baj.
Hanno realizzato i materiali scenici Nicoletta Garioni, Gaia Barboni, Paola Camerone e Federica Ferrari. Luci e suoni a cura di Cesare Lavezzoli I costumi sono di Giulia Bonaldi e Anusc Castiglioni. Consulenza musicale di Michele Fedrigotti. I danzatori sono Anna Basti, Alfonso De Giorgi, Margherita Pirotto.
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita alla biglietteria del teatro La Fenice in via C. Battisti (tel. 071/7930842) sabato 18 febbraio (ore18,00 -20,30) e domenica 19 (dalle ore 14,00).
Primo settore 23,00 euro, secondo 20,00 terzo euro 13,00. Riduzioni riservate a under 25 anni e over 65, ai soci Arci, ai soci della Nie Wiem di Ancona e agli studenti universitari dietro presentazione al botteghino del badge o del tesserino universitario.
Per informazioni, prenotazioni e prevendite: Amat tel 071/2072439.
Inizio spettacolo ore 17,00.

Amat
Pubblicato Giovedì 16 febbraio, 2006 
alle ore 9:55
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