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Paolo Rossi al Teatro Pergolesi di Jesi

Venerdì 17 e sabato 18 con Chiamatemi Kowalski il ritorno


Venerdì 17 e sabato 18 febbraio la stagione del Teatro Pergolesi di Jesi – promossa dalla Fondazione Pergolesi Spontini e dall’Amat – propone Chiamatemi Kowalski. Il ritorno scritto e diretto da Paolo Rossi.
Lo spettacolo – presentato dal comico milanese a distanza di 18 anni dal successo dello spettacolo Chiamatemi Kowalski, che lo fece conoscere al grande pubblico del teatro italiano – propone nuovi testi – frutto della collaborazione con Carolina De La Calle Casanova, Emanuele Dell’Aquila, Carlo Giuseppe Gabardini e Riccardo Piferi – e recupera i migliori brani – scritti con Gino e Michele, David Riondino e Giampiero Solari – di Chiamatemi Kowalski e degli spettacoli Operaccia Romantica, Sette Spettacoli e Pop & Rebelot, trilogia dove il personaggio di Kowalski ha fatto le sue apparizioni. Il tutto arricchito con fatti di vita vera, in un percorso quasi autobiografico dell’attore; "Il recital è una questione molto personale", dichiara Paolo Rossi.
Dopo averlo visto confrontarsi con Shakespeare e Molière, e dopo aver seguito il Signor Rossi affrontare coraggiosamente la Costituzione e L’impero del male, il pubblico ritroverà l’attore alle prese con la forma teatrale che lo ha reso famoso: i monologhi ricchi di storie, a volte raccontate con ironia e cattiveria, a volte con un pizzico di poesia, senza dimenticare il rapporto con il pubblico, nello stile di delirio organizzato, caratteristico della sua compagnia Teatro di Rianimazione.
Accompagnato dalla cantante Syria e da una band (Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari e Marco Parenti), Rossi ci fa attraversare questi ultimi decenni. Punto di partenza dello spettacolo è un particolare incidente: dopo vent’anni, a furia di raccontare storie, il capocomico ha perso la sua: "Arriva un momento in cui i "cuentacuentos" non sanno più se quello che stanno raccontando è successo veramente o è frutto della loro immaginazione; è risaputo che i "racconta-storie" sono ladri, sono geni e soprattutto sono dei grandi bugiardi: la realtà si mischia alle storie e le storie si mischiano alla realtà. E se un "racconta-storie" perde le storie, cosa succede? Le storie non sono cose, oggetti. Le storie non si possono toccare, sono loro a toccare noi, a farci diventare cose od oggetti…".
Assistere a Il ritorno di Kowalski è come salire sulle montagne russe della memoria di Rossi.
Le scene dello spettacolo – prodotto da Paolo Guerra per Agidi – sono di Emanuele Crotti, la direzione musicale dal vivo è di Emanuele Dell’Aquila, il disegno luci di Loris Bartolini.

Amat
Pubblicato Mercoledì 15 febbraio, 2006 
alle ore 10:04
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