Avevano gettato il panico in autostrada, usando un’auto e un pullman come tirassegno e lanciando dal cavalcavia di Montignano pietre pesanti quasi mezzo chilo: solo per un miracolo non c’è stata la strage. E adesso per due dei quattro componenti della banda dei sassi è scattata la custodia cautelare. Un provvedimento che è stato emesso a sorpresa a più di un mese e mezzo dall’avvio delle indagini e dalla scoperta, da parte della Polstrada di Ancona, di quel gruppetto di minorenni che per ammazzare la noia si metteva a giocare alla roulette russa con la vita degli altri.
Gli inquirenti sono risaliti ai componenti della baby gang in tempi rapidissimi ed è scattata la denuncia a piede libero, ma la procura si era riservata di decidere la richiesta di una misura cautelare; dal semplice obbligo di restare in casa la sera fino alla detenzione in un istituto. Nelle ore scorse è scattato il provvedimento per i due "fidanzatini"della baby gang. Un ragazzo ed una ragazza diciassettenni che sono poi quelli che rischiano di più in questa vicenda. Il giovane sarebbe stato trasferito in un istituto a Bologna, la sua fidanzatina invece avrebbe l’obbligo di non uscire dall’abitazione. Per gli altri due, appena quindicenni, non sarebbero state disposte misure particolari.I quattro della banda dei sassi sono di Marzocca e Senigallia, senza precedenti con la giustizia. La notte dell’11 novembre con il primo lancio frantumarono il parabrezza di un camion colpendo anche altre auto. Poi, un mese dopo, con un’altra pietra sfondarono il parabrezza di un pullman della Croce Gialla di Camerano con 33 passeggeri e solo il sangue freddo dell’autista ha evitato che il mezzo uscisse dì strada. Ora rischiano grosso, perchè il procuratore dei minori ha formalizzato l’accusa di tentato omicidio continuato e aggravato per futili motivi.

di mtb
dal Corriere Adriatico