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Isabella Righini aggredita e rapinata due volte intervistata a Unomattina

"Bene la legittima difesa, ma non terrò mai un arma"

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"Sono favorevole in linea di principio con la nuova legge sulla legittima difesa, anche se personalmente credo che non acquisterò mai una pistola o un’altra arma".
Isabella Righini, la 41enne senigalliese proprietaria del ristorante "Al cuoco di bordo" esprime così in diretta, davanti alle telecamere della Rai, il suo parere sulla normativa di recente approvata in parlamento. Negli studi di "Unomattina", la trasmissione quotidiana di Raiuno, Isabella Righini ricostruisce la brutta esperienza vissuta sulla propria pelle, con le due rapine delle quali è stata vittima lo scorso anno. Ieri la ristoratrìce è stata ospite per qualche minuto della popolare trasmissione. I conduttori di "Unomattina" Luca Giurato e Monica Maggioni in una rubrica dedicata alla legittima difesa così come delineata dalla nuova legge, hanno voluto ospitare una testimone diretta, suo malgrado.
"Una persona come lei – ha detto Giurato rivolto a Righini – può senz’altro dire la sua in merito, ed i telespettatori capiranno il perché. Ci vuol raccontare che cosa le è accaduto?". E con un po’ di emozione dettata un po’ dalla diretta tv ed un po’ dal ricostruire momenti difficili da dimenticare, la ristoratrice ha riassunto la doppia aggressione subìta. La prima, proprio sul lungomare, sotto il suo locale.
"Avevo appena chiuso e mi apprestavo a prendere l’auto" ha raccontato Isabella Righini. All’improvviso sono stata aggredita e colpita can un bastone da rapinatori comparsi dal buio, che sono fuggiti con l’incasso. Ancor più grave la seconda rapina avvenuta sotto la mia abitazione, sempre dopo la chiusura del ristorante.Qualcuno da dietro mi ha assalito e cercato di strapparmi la borsa. Mi sono girata e con un taglierino o un coltello, il rapinatore mi ha ferito ad un braccio ed all’addome, prima di fuggire con i soldi. Ho avuto tanta paura e capisco che cosa significa trovarsi davanti un rapinatore. Il sentirsi inermi, il non poter far nulla è la cosa più terribile. Credo che la difesa della proprietà sia un diritto, importante. Certo non si può generalizzare o fare in modo che non vi siano più regole".Intanto sulla sicurezza degli operatori del lungomare, comitato "Vivere il mare" e le associazioni di categoria chiedono maggiore attenzione. ne.

dal Resto del Carlino

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 31 gennaio, 2006 
alle ore 9:32
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