Sono un partecipante al corso di fotografia "Dal bianco e nero al digitale" organizzato da Nevio Arcangeli fotografie di Senigallia ed illustrato da Paolo Mengucci, un amante delle foto e del settore in genere.
Il corso, iniziato lo scorso 10 gennaio, è in corso di svolgimento presso il centro sociale Saline e prevede sette lezioni con cadenza settimanale.
L’impatto è stato notevole, sia per l’esposizione tecnica (anche se oggettivamente di non semplice comprensione per un amatore come il sottoscritto) sia per il senso pratico, ben argomentati ed illustrati.
Durante il corso era impossibile non notare una cosa che, secondo il sottoscritto, merita una riflessione.
Tra illustrazioni e citazioni di nozioni tecniche circa il funzionamento degli apparecchi fotografici da quelli rudimentali ai piu’ moderni, l’amico Paolo Mengucci ha spesso citato il nome di un grandissimo della fotografia: Mario Giacomelli.
Il nome di Mario, grande maestro della fotografia che il sottoscritto ha avuto la fortuna di conoscere perché la sua tipografia si trovava a due passi dalla mia abitazione.
Mario Giacomelli, un uomo umile, serio, spirituale, amante delle cose belle e della vita e che cercava di imprimere nelle sue fotografie quello che sentiva nell’animo. Grazie a lui ed alle sue fotografie, ancora oggi certi ricordi non sono cancellati.Un uomo che nel corso della sua esistenza è stato conosciuto come un semplice tipografo, mentre già da allora ci insegnava tantissime cose. E forse per questa e per tante altre ragioni meriterebbe ulteriori considerazioni.
Considerazioni che giustamente e fortunatamente si registrano durante questo corso di fotografia: un piccolo ma grande insegnamento verso un grandissimo personaggio senigalliese.

Carlo Montanari