Il vostro party si è concluso, più o meno felicemente, la polemica suscitata dalla provocazione del ciclostilato affisso sui muri della città invece no.
Alla concisa e spiritosa dichiarazione della diocesi aggiungo alcune riflessioni di più ampio respiro.Nel volume Senza radici, di cui suggerisco un’attenta lettura, Ratzinger ha dedicato numerose pagine alla perdita d’identità cristiana in atto nella nostra nazione e non solo. In particolare segnalo la seguente: “Nella nostra società attuale, grazie a Dio, viene multato chi disonora la fede di Israele, la sua immagine di Dio, le sue grandi figure. Viene multato anche chiunque vilipenda il Corano e le convinzioni dell’Islam. Se invece si tratta di Cristo e di ciò che è sacro per i cristiani, ecco allora che la libertà di opinione diventa il bene supremo. C’è qui un odio di sé dell’Occidente che è strano e si può considerare solo come qualcosa di patologico…“.
La vostra ironia manifesta precisamente quest’atteggiamento, perché, fra l’altro, non è sfuggito a nessuno che l’immagine blasfema da voi pubblicizzata – infine, solo per attirare l’attenzione sulla “trash night ‘80”! – alludeva propriamente all’elevazione eucaristica, offendendo esplicitamente un momento ed una concezione centrale del cattolicesimo, quello della presenza reale del Figlio di Dio sotto le specie del pane e del vino. Probabilmente i cattolici, che asserite militare fra le vostre file, hanno dimenticato il cuore della nostra fede!Quanto all’affermazione di Nicola Mancini che il papa e il card. Ruini, esprimendo giudizi “con argomentazioni medievali e oscurantiste, su coppie di fatto, omosessuali e donne sono diventati personaggi politici e in quanto tali debbono accettare di essere sottoposti a satira” mi sembra francamente non pertinente. Infatti, di quali argomenti si dovrebbe interessare la Chiesa: delle processioni, delle festività religiose, dei ceri pasquali, del canto gregoriano, o non anche e soprattutto dei valori, della condotta morale, della via per conseguire la salvezza? Questi elementi fanno parte del bagaglio legittimo e proprio di tutte le religioni; ovviamente il buddhismo, l’islamismo, l’induismo presentano le loro risposte, diverse dalle nostre, degne di attenzione ed eventualmente criticabili, ma non si possono racchiudere le fedi religiose nell’area del tempio o nell’intimismo individualistico, riducendole ad una fuga dal mondo e dal proprio tempo.
Se questa riflessione vale per tutte le religioni, quanto più per la fede cristiana, che è alla radice storica dell’essere stesso dell’Europa e della nazione italiana!
Alla radice della separazione fra Stato e Chiesa, dell’atteggiamento scientifico occidentale, della nobile Costituzione che regola la vita delle nostre stesse istituzioni, Amici del centro sociale, forse sarebbe bene che chiarissimo in un dibattito limpido e capace di verità, d’incontro o di scontro ideale, i problemi posti sul tappeto dalle vostre locandine.
A tutti auguri di Buon Anno, specialmente ai miei studenti, vostri compagni di viaggio e di contestazione.

Prof. GianFederico Tinti
Insegnante di Religione cattolica