Buongiorno cari amici del giovedì in rosa!
Avete fatto caso a questo piccolo particolare?
Oggi è mercoledì, sono qui in incognito….domani è festa, per cui non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di “apparire”, sono una megalomane del lavoro, IO!
Lo sapete come la penso io sulla vita? Nonostante sia spesso una bisbetica (è tutta apparenza, non preoccupatevi…) ho una visione abbastanza positiva del futuro, non voglio pensare ai problemi, è più forte di me, ma anche se tento di “svicolare”, le situazioni un po’ tristi e problematiche ci sono lo stesso…..
Sobh, come sono nostalgica questa mattina, sarà il tempo, ma non voglio far diventare tristi anche voi, miei cari amici, per cui, bando alle ciance, ecco l’argomento di oggi: MILLENNIUM, Cooperativa Sociale a.r.l.. La conoscete? Si trova a Senigallia, in Via Copernico n. 3, nella zona del Ciarnin…e di cosa si occupa?Ve lo spiega Audi Carol, che in una mattina di Dicembre si è recata presso la sede di questa cooperativa, sita in una villetta, in cui sono ubicati altri uffici, un “piccolo centro direzionale”, accogliente e pulito.
Ciao Simona, come stai? Sono qui per l’intervista…
Come ti è venuta di aprire una cooperativa sociale di assistenza?
Simona Proietti Di Valerio, una bella ragazza sorridente ed entusiasta e sua madre Silvana Pareschi una donna energica e piena di vitalità (oggi sono in vena di complimenti ma è doveroso, se li meritano…) hanno iniziato collaborando con una piccola agenzia di assistenza, poi alla chiusura di questa attività, sulle ceneri della “fenice”, insieme ad un gruppetto di persone, hanno fondato Millennium.
Però, che bella idea, ma dimmi Simona, da chi è composta questa cooperativa?
Allora, ricapitolando, ci sono i soci sovventori, i soci volontari, che operano gratuitamente (che bravi!) e i soci cooperatori.
OK, poi dimmi, di cosa vi occupate?
Sapete cari amici del Giovedì in Rosa, sono una tipa molto curiosa io, sono del parere che nella vita più si conosce e meglio è, o comunque, più cose impariamo più arricchiamo il nostro bagaglio culturale… Oh, che filosofa, scriverò un libro sulle manie di una ex casalinga “frustata”, lo comprerete, veroooo? ( Sto scherzando, eh!)
Torniamo all’argomento di oggi, basta tergiversare…
Ho sottomano un calendarietto del 2005, personalizzato da Millennium, carino, c’è scritto tutto, ma proprio tutto quello che queste persone volonterose e motivate svolgono.
Bene, che significa la voce: Disbrigo pratiche burocratiche – sanitarie?
“E’ una cosa molto semplice – risponde Simona – consiste nell’accompagnare un anziano (se autosufficiente) dal medico se ha bisogno, per esempio di una ricetta, oppure noi ci prendiamo l’incarico di occuparci del problema, recandoci noi stessi dal medico curante nel caso che il paziente non sia in grado…
Cerchiamo di risolvere problemi più importanti, per esempio fare la richiesta di accompagno per un anziano che ne ha bisogno, sempre nel caso che in famiglia non ci sia nessuno disponibile.Ci capita purtroppo di avere a che fare con persone che hanno problemi di alcoolismo o di emarginazione sociale, in questi casi abbiamo il personale qualificato che ha il compito di reintegrare ed aiutare questi pazienti.”
Essere anziani…. È un problema, soprattutto in un’epoca in cui siamo abituati a correre…. Il nostro ritmo di vita frenetico non ci permette (egoisticamente) di prestare abbastanza attenzione a chi invece ormai gira a 78 giri…. Questi poveri vecchietti, hanno passato la vita a sgobbare, ed è proprio così, una volta si lavorava duro, si sudava sette camicie per portare a casa la pagnotta, ora si meritano un po’ di riposo… peccato che anche gli anni sono passati, siamo NOI che siamo più giovani a dover prestare un piccolo ritaglio del nostro preziosissimo tempo a coloro che invece ci hanno donato tutto il tempo della loro vita…. Chi svolge un’attività di sostegno alle famiglie che hanno problematiche, con anziani non autosufficienti in questo caso, a mia opinione personale, dovrebbe avere una medaglia, in quanto questo è un lavoro che si fa con il cuore….
Bene, scusate la parentesi personale, ma ormai ci siete abituati, conoscendomi… cara Simona, cosa significa la dicitura “servizi di integrazione sociale per malati, anziani e portatori di handicap?”
La risposta si ricollega al discorso precedente, si parla di umanità, è un servizio che si occupa di aiutare sia gli anziani che le persone che hanno purtroppo degli handicap, a socializzare, a ritrovare il sorriso…. Gli operatori della cooperativa possono semplicemente fare compagnia al paziente e, sapete, il valore di un sorriso non è quantificabile…
La cooperativa Millennium si occupa inoltre di assistenza, sia domiciliare che ospedaliera, senza escludere la collaborazione con le case di cura. Chi si occupa dei malati? Naturalmente i soci, che con la adeguata qualifica di O.S.A. (operatore socio assistenziale) si reca sia a domicilio del paziente o a trascorrere delle notti, per esempio, accanto al paziente che è costretto a stare a letto.
A proposito di corsi, proprio in questo periodo, con la sovvenzione della Regione, presso questa cooperativa si sta svolgendo il corso per operatore assistenza lungo-degenti, iniziato in Ottobre e che ha termine il 23 Dicembre. Inoltre presso la sede di “Agorà” si sta svolgendo attualmente il corso, sovvenzionato dalla Provincia, per assistente domiciliare.
Caspita che organizzazione, ma senti Simona, immagino ci sia molta richiesta, lo so non sono argomenti su cui ci si può scherzare, ma svelami un segreto, sono molte le persone che vogliono diventare socie della cooperativa, cioè sono realmente motivate le persone che si candidano a questo tipo di mansioni?
“Certo, chi si rivolge a noi è realmente motivato, questo lavoro lo DEVE svolgere solo chi ci crede, solo chi ha molta pazienza, generosità, gentilezza e umanità. Sono molte le persone che chiedono di entrare in cooperativa, e questo ci fa piacere, perché ci fa capire il valore della nostra “missione””.
Un ringraziamento a Silvana Pareschi e a Simona Proietti Di Valerio per la loro disponibilità.

Un bacio a tutti dalla vostra Audi Carol!
(Personaggio di Claudia Perticaroli)
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