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Da Senigallia a Singapore per studiare il cantiere di Via Piave

Un progetto all'avanguardia nella bioedilizia


Ballarotto-Lee Siev-Mandolini
Vedi anche: Una delegazione di Singapore in visita al cantiere edile di Via Piave

A Senigallia da Singapore per studiare un esempio particolarmente interessante di Bioarchitettura. Lee Siev Eang, docente dell’Università di Singapore, ha visitato venerdì 21 ottobre 2005 il cantiere Camac Soc. Coop. di Via Piave a Senigallia, uno dei pochi esempi in Italia di bioarchitettura.
“Un esempio di come dalle idee, dalle mode, dagli entusiasmi del momento, si passi al progetto concreto” dice Roberto Ballarotto di Federabitazione Confcooperative e coordinatore del progetto europeo SHE ” Dalla straordinarietà all’ordinarietà”, un progetto europeo che si prefigge proprio questi obiettivi:dimostrare la fattibilità dell’edilizia sostenibile attraverso la costruzione di alloggi, circa 600 in Italia, Francia, Danimarca e Portogallo, sviluppare nuove procedure e linee guida riproducibili in tutta Europa ed accrescere la consapevolezza degli utenti sui benefici diretti e indiretti.
Senigallia, come Milano e Salerno, è ufficialmente un progetto aggregato a SHE. Il Progetto Sustainable Housing in Europe a cui partecipano i maggiori esperti europei di eco-edilizia, ha ricevuto un finanziamento europeo nell’ambito del 5° Programma Quadro sulla Ricerca e lo sviluppo Tecnologico. I 60 alloggi previsti nei 11.500 mq dell’area complessiva, si differenzieranno da piccole ma sostanziali caratteristiche. L’impianto di riscaldamento, ad esempio, non prevede il classico termosifone, ma un’irraggiamento dal pavimento consentendo di mantenere non solo una temperatura più bassa ma di mantenere l’aria fresca. L’impianto è centralizzato, con un sistema di calcolo dei consumi per ogni condomino e utilizza in parte i pannelli solari e ad integrare il metano. Gli intonaci si presentano meno lisci e più porosi, questo perchè si è utilizzato la calce naturale che permette maggiore traspirazione, assorbendo l’umidità in eccesso.
“Un progetto che è anche un’inversione culturale a favore di tematiche ambientali e sociali” dice Valentino Mandolini principale promotore dell’intervento edilizio. La fine dei lavori è previsto per l’inizio dell’estate.

Maria Pettinari

Maria Pettinari
Pubblicato Lunedì 24 ottobre, 2005 
alle ore 9:35
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