“Pierino va in bicicletta e grida al suo papà: – Guarda, vado senza una mano!- poi – Guarda, vado senza due mani!- e infine – Guarda, vado senza piedi!SBANG!… – Guarda, senza denti!”
Buongiorno carissimi amici del giovedì in rosa, ben ritrovati al nostro appuntamento, lo sapete che mi sto appassionando alle barzellette? Sì? Ma, davvero, ma da cosa l’avete capito? Guardate, ve ne rifilo un’altra come anteprima dell’argomento di oggi… “Pierino, hai studiato l’alfabeto? – chiede severamente il papà – No! – esclama Pierino, ma me la compri la bicicletta? – e il padre – No, prima impara l’alfabeto, poi ne parliamo…! Passano alcuni giorni e Pierino torna al cospetto di suo padre – Allora, mio caro, lo hai imparato l’alfabeto? – Sì, papà – Finalmente, allora, sentiamo… – E Pierino:- A B C..cicletta!”
Non so voi, a me sembra veramente divertente, ma una domanda sorge spontanea, ma questa bicicletta, è così importante? Non si può respirare senza le due ruote?Risposta: a Senigallia è diventata un vero e proprio culto! Piste ciclabili a destra, a sinistra, tra un po’ dovrò andare nel bagno di casa mia solo ed esclusivamente se percorro una pista ciclabile…una roba pazzesca!
ALT! Non fustigate la povera Audi Carol! Sono la bocca della verità, non pensate miei cari ciclisti che a me non piaccia andare in bicicletta, anzi penso che oltre ad essere un bellissimo sport, è un modo pratico e veloce per spostarsi per la città, in compagnia dei nostri cari e dei nostri amici…Intanto vi abbraccio tutti (che ruffiana sono, vero…),giusto per chiarire che io non condanno chi ha deciso di “infilare” una pista ciclabile anche sulla dentiera del mio nonno, ma dovete sapere che qualche volta noi poveri cittadini e soprattutto noi poveri abitanti dell’hinterland abbiamo bisogno dell’automobile per muoverci, e guardacaso, dovremmo cercare un piccolo parcheggio, soprattutto per andare in centro…
OK, per recarmi in città è giusto che io mi faccia tutto il giro panoramico delle splendide vie alberate, dei viali e dei giardini, ma abbiate pazienza, il tempo stringe, e, grazie ad una serie di divieti d’accesso che spuntano come funghi ogni mattina, invece di impiegarci 10 minuti per arrivare alla meta ci metto mezz’ora!Va bene, sto esagerando, ho capito, sto toccando dei tasti dolenti, di fuoco direi, ma il mio secondo nome è Brontolo… Ho sempre brontolato, sin da piccola, anche se le cose mi stavano bene, io, spirito di contraddizione, mi sono sempre lamentata… (Il mio compagno afferma che scrivere su un giornale poteva essere l’unico modo per farmi ascoltare, visto che sono una gran rompib…).
Approfitterei per aprire un forum: cosa ne pensate della viabilità a Senigallia? Potete scrivere le vostre opinioni andando al Forum di giovedì in rosa, esprimetevi, miei cari amici, diteci il vostro punto di vista!
Torniamo a noi, da alcune notti ho un’incubo ricorrente, che mi perseguita e non mi dà tregua…Ovviamente non vi importa, ma io ve lo dico lo stesso : una vecchia signora in bicicletta mi insegue per le vie del centro urlando… pirata della strada! Il piccolo particolare è che io sono a piedi!!!!No, non sono impazzita, ma lo sapete che l’altra mattina, passeggiando per il corso a passo deciso (è la mia andatura abituale) e pensando ai cavoli miei, mi vedo arrivare una vecchietta che, traballante su una vecchia bici degli anni 20 mi passa vicino brontolando: “Chi ti ha insegnato a camminare, vai più piano, sei un pericolo…” IO UN PERICOLO? Ci ho messo una frazione di secondo durante la quale mi sono morsa la lingua per non rispondere per le rime, per tradurre in italiano quello che detto in dialetto strettissimo era un vero e proprio insulto… Il pedone ha sempre ragione, ricordatelo tutti, sia ciclisti che automobilisti, e metto infine i puntini sulle i, per il corso BISOGNA scendere dalla bicicletta, perché ci si va a piedi!!
Situazione analoga: il lungomare… Armata di due borse gonfie di asciugamani, braccioli, costumi di ricambio, pranzo, merende, due litri d’acqua, giocattoli vari, dopo aver percorso DUE chilometri a piedi (ho parcheggiato la macchina dove il parcheggio, naturalmente non è a pagamento), cerco di attraversare la strada per depositare i pesanti fardelli che mi stanno segando le spalle… quando sulle strisce pedonali un signore cortese alla guida di un’automobile mi fa cenno di passare… Che gentile, penso io, certo che a Senigallia rispettano i pedoni, una cosa davvero notevole… ma la frase si interrompe quando rischio di essere travolta da una famiglia di ciclisti che a tutta velocità stanno percorrendo la pista ciclabile!
Aiuto! Una domanda: le strisce pedonali valgono anche se disegnate sulla pista ciclabile, oppure lì diventano invisibili?Il bello è che, non solo ho rischiato di essere “stampata” sull’asfalto, ma gli insulti di chi guidava la bici, rivolti a me, povero pedone, sono leciti o chi guida la bicicletta è diventato il padrone della strada?
Lo so cari amici, mi state odiando, perché il 90 per cento di voi va a lavorare in bicicletta, va al mare in bicicletta, passeggia la domenica su due ruote, ma non sto criticando questo sano ed ecologico modo di spostarsi, sto solo rivolgendomi a chi, come chi guida la macchina, naturalmente, non rispetta il codice della strada, che ribadisco è di TUTTI!
Stavo per dimenticare, faccio i miei complimenti ai cultori in assoluto della bici, a quelli che anche se piove, gela o nevica, continuano imperterriti a pedalare… Di questo episodio però ve ne parlo il prossimo giovedì…
Oggi mi sono beccata una valanga di insulti, lo so, me li merito, forse sono troppo sincera, ma nella vita spesso è meglio dire la verità, anche se poi non serve a niente e non ti cambia la giornata, visto che le cose che non vanno bene, in genere continuano a non andare bene lo stesso…Che filosofa, comunque, per sentirmi più a mio agio e più in sintonia con la moda della città, sapete cosa faccio? Domani mi vado a comprare una bella bicicletta nuova!

Una bacio grandissimo dalla vostra Audi Carol!
(Personaggio di Claudia Perticaroli)