Il Tar non lo ha salvato. Bocciato di nuovo lo studente che era stato riammesso dai giudici a risostenere l’esame di maturtà.
Lo studente del liceo classico Perticari che lunedì pomeriggio è tornato sui banchi di scuola per ripetere la sola prova orale dell’esame di maturìtà è stato bocciato.
La "sentenza" emessa dalla stessa commissione d’esame che aveva decretato la bocciatura del maturando a luglio è stata ribadìta e ieri mattina l’esito finale dell’esame è stato annunciato anche al ragazzo e ai suoi familiari. Ricorderemo che il giovane, dopo la prìma bocciatura, aveva fatto ricorso al Tribunale amministrativio regionale che, avendo riscontrato vizi formali nella prova sostenuta dal candidato, aveva sospeso l’efficacia del giudizio e stabilito la ripetizione della sola prova orale.
"Siamo alquanto perplessi" commenta l’avvocato Roberto Paradisi, legale del giovane insieme a Filippo Boccioletti "Ieri la famiglia dello studente ha chiesto la documentazione relativa all’esame, che però non è stata ancora fatta pervenire. Il fatto che l’esame del nostro assistito sia durato un’ora e 45 minuti mentre i suoi colleghi sono stati interrogatì per circa 40 minuti evidenzia una disparità di trattamento e lascia intendere come la commissione non abbìa affrontato serenamente la prova".
Lo studente, che tornerà a frequentare la terza classe del liceo classico, secondo le testimonianze dei familiari e degli amici che hanno assistito alla prova orale, avrebbe risposto a tutte le domande.
"Il ragazzo è arrivato alla ripetizione dell’esame con una preparazione discreta" afferma Paradisi. Da luglio ad oggi ha studiato tutti i giorni per 10 ore al giorno, gli scritti avevano avuto una valutazione più che positiva e nella prova di latino ha ottenuto una votazione di 13/15. All’orale gli sarebbe bastata anche una votazione insufficiente intorno al 5 per essere promosso ma a quanto pare la commissione ha ritenuto il colloquio orale ben al di sotto dell’insufficienza". E mentre il giovane senigalliese tra qualche giorno tornerà a sedersi sui banchi di scuola, i legali dello studente non escludono nuove iniziative.

di G.Ma.
da Il Messaggero