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I fenomeni astronomici più salienti del mese di settembre


Dal 10 settembre, Marte finalmente mostrerà un disco con un diametro angolare di oltre 15" d’arco.Questo permetterà delle proficue osservazioni anche con strumenti di piccolo diametro, come i newtoniani da 114 mm o i rifrattori da 102 mm.Prepariamoci quindi ad osservare il paineta rosso, che seppure con un diametro apparente più piccolo in confronto all’ultima grande opposizione del 2003, transiterà in una plaga celeste con declinazione molto più favorevole per le nostre osservazioni.
Sempre in questo mese, nella seconda parte della notte, osservando l’orizzonte ad est, ed innalzando lo sguardo seguendo l’eclittica, verso il Cancro ed ancora oltre: se la Luna deve ancora sorgere, oppure è tramontata, e ci troviamo in un sito veramente buio, preferibilmente in montagna, forse riusciremo ad osseravre il delicato fenomeno della "luce zodiacale", il tenue chiarore diffuso dalle minutissime particelle che, in prossimità del piano dell’eclittica, ruotano intorno al Sole.É decisamente un’osservazione per niente banale, ma vale la pena tentarla!
Il 22, intorno alle ore 02.00 T.U., si può osservare la Luna (mag. -11.4, fraz. ill. 80,5%, calante) in prossimità dell’ammasso delle Pleiadi (M45 del catalogo Messier).
Altro appuntamento il 28, alle ore 1.00 T.U. la Luna (mag. -8.7, fraz. ill. 24,3%) si troverà ancora nella costellazione del Cancro in prossimità di Saturno.Soffermandoci su Saturno, si può notare come in quest’ultimo mese si sia spostato avvicinandosi alla stella "Asellus Australis".Ecco il perchè del nome "pianeta" che deriva da una parola greca che significa "errante" o "vagabondo".
Il 29, osservando la Luna (mag. -8.1, fraz. ill. 16.65%, calante) potremo notare la visibilità anche della parte non illuminata del nostro satellite: questo è dovuto al ben noto fenomeno della "luce cinerea", ovvero la parte illuminata della Terra riflette sulla Luna un pò della luce solare che la colpisce, così da rendere visibile tutto il disco del nostro satellite.
Per quanto riguarda gli asteroidi, seguiamo (471) Papagena (mag. +10.1 per tutto il mese, periodo 4.90 anni, diam. 139 km, scoperto da M. Wolf il 7/6/1901 a Heidelberg) nella costellazione dello Scultore; nella stessa costellazione, al confine con quella del Pesce Australe, troviamo (22) Kalliope (mag. +10.6 all’inizio mese, +10.9 alla fine, periodo 4,96 anni, diam. 187 km scoperto da J.R. Hind il 16/11/1852 a Londra) quando passato vicino a Fomalhout, sarà decisamente entrato in questa costellazione.

Piergiorgio Zucconi
Vice presidente dell’ Associazione Senigalliese di Astronomia "Aristarco di Samo"

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Giovedì 15 settembre, 2005 
alle ore 10:12
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